Lucchini dopo incontro in Prefettura: “Pater, sempre la stessa musica”
"Può rimettere le concessioni e vendere le strutture"
ACQUI TERME – Nel pomeriggio di ieri in Prefettura ad Alessandria si è tenuto il tavolo di confronto tra la Regione Piemonte – rappresentata dagli assessori regionali Luigi Icardi, Marco Protopapa, Vittoria Poggio e Andrea Tronzano – l’amministrazione comunale di Acqui Terme e Alessandro Pater (da remoto), proprietario di Terme di Acqui spa. Come già ribadito nell’incontro con i sindacati in Confindustria mercoledì pomeriggio, Pater non cambia idea: o contratti stagionali e le strutture non aprono.
“Dalla crisi se ne esce con gli investimenti”
«Al momento le posizioni sono rimaste ferme. Da parte delle istituzioni comunali e regionali – spiega il sindaco Lorenzo Lucchini – c’è tutta la disponibilità ad aiutare e sostenere la proprietà delle Terme di Acqui. Tuttavia, siamo infastiditi di dover sentire sempre la stessa musica: c’è ogni volta qualche scusa per non investire da parte della proprietà. In quanto vice-presidente di EHTTA, ho visto in tutta Europa società che per affrontare l’attuale crisi non hanno tagliato servizi o ridotto la propria offerta, ma hanno fortemente collocato maggiori risorse per superare lo scoglio. Questa dovrebbe essere la strada ragionevole per uscire da questa situazione di stallo. Se ci si accorge di aver fatto un investimento sbagliato, è ragionevole ed è lecito: la proprietà può rimettere le concessioni che sono un bene pubblico oppure vendere le proprie strutture a un’impresa più interessata a portare avanti il comparto termale in città. Ci confronteremo prossimamente sulle proposte che saranno realizzate dall’assessorato alla Sanità: ma deve essere chiaro che è necessario partire dal presupposto che da questa crisi se ne esce solo investendo e non riducendo ulteriormente i servizi».
Da parte della Regione, intanto, è partita le proposta di utilizzare gli stabilimenti curativi acquesi per le riabilitazioni post-Covid