Terme, interviene anche Barosio: “Hanno distrutto il comparto”
Anche il candidato sindaco del centrosinistra chiede le revoca delle concessioni
ACQUI TERME – Tra le tante voci che si sono levato questo pomeriggio in merito all’avvio della procedura di licenziamento collettivo dei dipendenti delle Terme si aggiunge anche quella del candidato sindaco per il centrosinistra Bruno Barosio.
“Predatori delle ricchezza collettiva”
«La bruttissima notizia del licenziamento collettivo dei 25 dipendenti delle Terme è la indegna conseguenza della gestione aziendale messa in atto dai nuovi proprietari della ex società terme di Acqui, diretta a demolire definitivamente il più importante patrimonio storico ed economico della città si Acqui Terme. In questo momento – sottolinea Barosio – sono colpiti personalmente i lavoratori con la privazione del lavoro e del reddito; la città e le autorità devono schierarsi accanto a loro per la difesa dei loro diritti e per le loro sacrosante rivendicazioni. Salve tutte le iniziative sindacali e legali che verranno intraprese, essendo questa appunto l’ennesima conseguenza della inazione e del disimpegno della proprietà dalla gestione produttiva delle terme, occorre avviare l’azione diretta a togliere a Finsystems la disponibilità delle risorse pubbliche che non utilizza. La problematica è ormai tale che investe la sopravvivenza della città dal punto di vista economico. Coloro che ritengono che la ripartenza di Acqui non possa essere disgiunta dalle terme, sono chiamati a urlare la vergogna di coloro che, vestiti con pelle di agnello, (quando dicono che amano Acqui e l’acquese) si comportano da distruttori del comparto termale e predatori della ricchezza di una intera collettività»