Peste suina, mano tesa alle aziende: "È il momento di fare squadra"
Protopapa: "Sinergia per un'azione di tutela dei territori"
Alla cifra, riferita solo al tratto piemontese, vanno aggiunti mille euro al giorno per la manutenzione. Ravetti: «Subito una soluzione»
TORINO — Otto milioni per costruire la maxi recinzione che dovrebbe contenere i cinghiali – e quindi la peste suina africana – all’interno della “zona infetta”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi rispondendo oggi alle domande del consigliere Pd Domenico Ravetti. Peccato però che per la realizzazione di questa opera a buon diritto definibile ciclopica (sarà lunga 230 chilometri) non siano previsti stanziamenti a livello nazionale e non ci siano i soldi nel bilancio regionale.
Un vero e proprio progetto tra l’altro non c’è ancora: sono state fatte stime basandosi sulle recinzioni già realizzate in altri Paesi europei dove la peste suina è già arrivata. I costi per l’installazione dovrebbero ammontare a circa 8 milioni di euro (solo per il tratto piemontese) e quelli per la manutenzione a 400 mila euro all’anno, pari a mille euro al giorno.
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«Al momento non vi sono stanziamenti previsti a livello nazionale e, quindi, i costi dovrebbero essere sostenuti a carico del bilancio regionale. Tuttavia, la Regione non ha 8 milioni di euro da stanziare per gli investimenti e 400 mila in spesa corrente per la manutenzione – ha commentato Ravetti – Dovremo trovare tempestivamente una soluzione alla malattia e ai costi, soluzione che può essere individuata solo con la collaborazione di tutti i soggetti interessati. La peste suina africana e gli elevati costi per arginarla richiedono l’impegno di tutti».
Per contenere la diffusione del morbo – innocuo per l’uomo ma letale per i suini – il ministero della Salute, su indicazione dell’Unione Europea, ha dato come priorità la costruzione di una vasta recinzione intorno all’area infetta tra Piemonte e Liguria. L’opera si svilupperà tra le province di Alessandria e Genova e coinvolgerà 114 Comuni. Non sarà semplice realizzarla, in considerazione dell’orografia di questi territori, e non è detto che sia efficace visto che la zona è attraversata da una fitta rete stradale e da corsi d’acqua; impossibile creare una recinzione a tenuta “ermetica”.
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