Minorenni allo sbaraglio, Lucchini: “Più controlli, ma anche i genitori…”
Il sindaco risponde a una mamma in ansia
ACQUI TERME – Camminano lungo i binari del treno, attraversano proprietà private scavalcando recinzioni pur di eludere i controlli dei gestori. Sono gli abituali comportamenti di gruppi di minorenni che nel fine settimana sono soliti frequentare un locale della periferia di Acqui Terme situato nei pressi della linea ferroviaria. Queste le segnalazioni che il sindaco Lucchini ha ricevuto da parte di alcuni residenti, i quali chiedono al primo cittadino controlli più efficaci, anche al fine di evitare drammatiche conseguenze.
“Più controlli non risolvono il problema”
«Da tempo siamo alle prese con fenomeni giovanili di vandalismo, atti pericolosissimi per l’incolumità personale e abusi di sostanze di qualsiasi tipo condotti da ragazzi pubescenti. Dopo il Covid – ha scritto Lucchini in un post pubblicato su Facebook poche ore fa – l’età media dei ragazzi coinvolti è scesa di un paio di anni. Di sera, dopo le 23 si vedono regolarmente gruppetti di bambini (quello sono) non accompagnati dai propri genitori».
Qualcuno tra gli stessi genitori, però, imputa parte della responsabilità alla stessa amministrazione comunale: «Ieri – spiega il Sindaco – una mamma di una minore era infuriata con me, perché io penso ai rifugiati ucraini ma non mi occupo della questione relativa alla figlia che va a camminare sulla ferrovia e a violare il domicilio altrui. Non le ho risposto garbatamente. Non ne sono stato capace – ammette Lucchini – per una serie di motivi. Per primo, il fatto che era la prima volta che ricevevo una segnalazione nello specifico riguardante quel tipo di comportamento, che mi preoccupa, eccome. Poi, perché le forze dell’ordine chiamate ad intervenire (ieri sera sono intervenuti sia la Polizia Locale che i Carabinieri), nel momento in cui arrivano non trovano i ragazzi, che ormai sono già probabilmente scappati. Infine, perché al netto del fatto che io la responsabilità di predisporre dei controlli mirati me la prendo, e dalla prossima settimana chiederò alle pattuglie di vigilare maggiormente sull’area e sul locale, credo di avere anche la responsabilità di dire altro».
Il sindaco Lucchini evidenzia i motivi per cui i controlli possono essere efficaci solo in parte e, a ogni modo, non possono rappresentare l’unica soluzione al problema: «Le forze di cui disponiamo, rispetto a venti, trent’anni fa, sono quelle che sono; ormai lo sanno anche i muri. Oggi poi, basta che una pattuglia – che spesso ha il compito di presidiare un’area che va da Bistagno a Ovada – incappi in un’auto che ha investito un capriolo, ed è ingaggiata per un tempo indefinito. Ma se anche potessimo mettere tutte le pattuglie disponibili in campo, cara mamma, risolveremmo davvero la situazione? Credi davvero che la sicurezza di tua figlia di 11-12-13 anni, a mezzanotte, in giro con altri minori possa dipendere solo dalle forze dell’ordine?
Io ti giuro, cara mamma, che farò tutto il possibile per aumentare i controlli, ma se vuoi evitare di veder tornare tua figlia con problemi seri o non vederla tornare affatto, devi sapere che nessuno ti vieta di tenerla a casa, nessuno».
“Incontriamoci per trovare soluzioni”
La responsabilità genitoriale è certamente una delle concause al problema, ma non è l’unico fattore che va a determinare il fenomeno dei minorenni in giro fino a tarda notte sotto l’effetto di alcol e stupefacenti. Ad ammetterlo è lo stesso sindaco: «Il tema non è “solo” la responsabilità genitoriale. C’è molto altro, e il Comune deve fare la sua parte. Con un gruppo di professionisti e associazioni coinvolte a vario titolo, se ne parla da tempo. Siamo persino stati a Torino dall’Assessora Caucino. Poi la pandemia ha fermato anche questo. Ho intenzione di invitare chi è interessato, a parlare insieme a professionisti, per cercare soluzioni utili. Una sera, alla ex Kaimano. Organizzo, e poi pubblico la data.