Stp, autisti esasperati: “Fuori casa tutto il giorno e stipendio da fame”
"Ci propongono il 'contrattino' in barba alla rappresentanza sindacale"
ACQUI TERME – La Società Trasporti Pubblici s.r.l. (ex Arfea) è un punto di riferimento imprescindibile per l’Acquese. Tante località non raggiunte dalla ferrovia fanno affidamento ai bus per raggiungere i centri maggiori per motivi di lavoro, studio o commissioni. All’orizzonte, però, si stagliano disagi legati a delle mobilitazioni sindacali. Gli autisti non hanno intenzione di scendere a patti con la società per quello che non esitano a definire una ‘contrattazione indecente alimentata dal ‘ricatto’.
“Proposta clausola inaccettabile”
«Ci hanno chiamato individualmente – ci racconta un autista da anni a servizio delle linee alessandrine – Convocati per discutere personalmente il rapporto di lavoro, senza la protezione di una concertazione collettiva, di un rappresentante sindacale. Il dipendente solo di fronte ad un’azienda che può lasciarti a casa in ogni momento. Mi hanno messo davanti un ‘contrattino’ nel quale vengono riportate delle clausole inaccettabili: fuori da casa tutto il giorno per uno stipendio da fame».
Gli autisti della STP non hanno a loro favore una contrattazione di secondo livello, cioè un accordo stipulato tra le associazioni sindacali dei lavoratori e l’azienda; nei rapporti con il datore di lavoro vengono applicate le disposizioni del Contratto collettivo nazionale. «Ogni autista dà una disponibilità di 12 ore giornaliere (sei giorni alla settimana), che noi chiamiamo ‘nastro’, all’interno delle quali deve guidare per 6 ore e mezza – ci spiega l’intervistato – Se supera l’orario di guida, matura straordinario, se lavora oltre il nastro pianificato, nel limite delle 15 ore previste dal Codice della Strada (pena il ritiro della patente!), viene pagato con un’indennità attualmente di 7,50 euro/ora. Nel ‘contrattino’ che mi hanno proposto c’era scritto di estendere il nastro a 15 ore e ogni ora eccedente l’avrebbero pagata 1,80 euro. Una miseria!».