«Nell’Alessandrino la curva dei contagi scende lentamente»
Le consuete valutazioni del professor Bianchi, docente dell'Upo
In un contesto generale che si conferma buono, specialmente in riferimento al sistema sanitario, ci sono alcuni aspetti che vanno monitorati.
È quanto emerge dalla consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, che nel ‘leggere’ i numeri del virus sottolinea che «nell’Alessandrino la curva dei contagi prosegue, ma a un ritmo che adesso è decisamente più lento. Ottime notizie, a livello piemontese, arrivano dagli ospedali, oramai liberi dalla pressione, e finalmente calano in modo sensibile anche i decessi».
Per quanto riguarda l’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, in testa alla classifica si conferma l’Italia (550 e decremento del 18%), al secondo posto sale Alessandria (410 e calo percentuale del 16%), poi il Piemonte (372 e meno 27%), mentre la Lombardia chiude a 347 e meno 15%. La migliore provincia del Piemonte ora è Cuneo, con 254, quella che va meno bene è proprio Alessandria.
«A livello di numeri assoluti – aggiunge il professore – la regione scende da 21663 a 15901 contagi settimanali, quindi 5762 in meno rispetto a venerdì scorso e 2272 di media al giorno. Traina Torino, che contribuisce con il 56%, segue Alessandria con l’11% e invece Cuneo scende al 9%».
Buone notizie arrivano anche dal tasso di positività, che dopo una fase in cui sembrava aver arrestato la discesa, torna a calare: era al 6,9% ora è al 6,4%.
Capitolo ospedali: le terapie intensive erano 56 e diventano 43, 13 in meno, con tasso di saturazione che scende dall’8,9% al 6,8%.
«Considerazioni analoghe vanno fatte anche per i ricoveri ordinari, in calo da 1414 a 1072, quindi 342 unità in meno, e indice di occupazione del 15,8% contro il precedente 20,8%. Sono numeri da zona bianca, alla quale siamo molto vicini».
I decessi? Scendono da 125 a 85, con un decremento di 40 unità: nell’Alessandrino se ne contano 18, rispetto ai 24 di venerdì scorso.
Per completare il bilancio della provincia, Bianchi osserva che «i nuovi casi passano da 1993 a 1678, quindi 315 in meno e 240 al giorno di media. Sette giorni fa erano 292, per cui il miglioramento, pur non marcato come in altre realtà, è evidentemente confermato. I guariti sono 2241 e per effetto di questi dati i nuovi attualmente positivi calano di 581 e raggiungono un totale di 3336. Sostanzialmente si tratta dello 0,8% della popolazione, un numero che continua a scendere».