«Scendono ancora i contagi e i ricoveri. Decessi in aumento»
Le consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente Upo
Ancora una volta le notizie sono buone, pur con qualche aspetto che andrà monitorato con attenzione. A cominciare dal numero delle vittime, che come noto sarà l’ultimo indicatore a calare.
Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, nella consueta analisi relativa ai numeri della pandemia, conferma che «il quadro generale è in costante e deciso miglioramento, perché il Piemonte oggi ha numeri da zona gialla: il calo dei contagi è significativo e anche la pressione ospedaliera si sta allentando, con terapie intensive e ricoveri ordinari che scendono sotto la soglia critica. Rispetto a venerdì scorso, però, sono in aumento i decessi».
Nella graduatoria relativa all’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, il Piemonte resta in testa, ma il miglioramento è notevole: la nostra regione infatti è a 1367, con una riduzione del 34% rispetto al precedente aggiornamento, mentre l’Italia è a 1363, la Lombardia a 1105 e Alessandria a 1104 (riduzione 30%).
«Il dato della provincia è ottimo – osserva il docente – ma non siamo più i migliori del Piemonte, superati, anche se di pochissimo, da Novara. Biella rimane maglia nera, con 1578, pur evidenziando continui progressi».
A livello di numeri assoluti, i contagi in Piemonte scendono di quasi 30mila unità, da 88204 a 58419, con una media di 8346 casi al giorno. «Il traino è sempre Torino – spiega il docente – perché il capoluogo contribuisce per il 57%, segue Cuneo con il 12%, più staccate Alessandria e Novara».
Sul fronte degli asintomatici siamo stabili, all’84%, e discorso analogo va fatto per gli extra protocollo, al 6%, mentre è significativo il calo del tasso di positività: era al 14,4%, scende al 10,6%.
Ottime notizie, come anticipato, dagli ospedali: le terapie intensive sono 116, 21 in meno rispetto ai 137 di venerdì scorso, i ricoveri ordinari passano invece da 2111 a 1991, con una riduzione di 120 unità. «Il tasso di saturazione dei posti in rianimazione ora è pari al 18,5%, quello degli ospedalizzati è invece del 29,3%: entrambi i parametri sono dunque al di sotto della soglia critica, per cui si concretizzerà il cambio di colore, con passaggio dall’arancione al giallo. La nota stonata riguarda i decessi, che aumentano da 117 a 140, con tasso di letalità in crescita allo 0,15%. E sorprende, in negativo, Alessandria, che questa settimana conta addirittura 34 vittime, contro le 7 del precedente aggiornamento. Credo che sia un’anomalia difficile da spiegare, come peraltro già accaduto nel corso delle precedenti ondate».
Per completare il bilancio dell’Alessandrino, va sottolineato che i contagi scendono da 6445 a 4521, ben 1924 in meno, 646 al giorno in media. «Resta molto alto il numero dei guariti, 7264, con gli attualmente positivi che diminuiscono di 2777 unità e ora in totale sono 7316, corrispondenti all’1,8% della popolazione. Prospettive? Se questi ritmi di discesa dovessero trovare conferma, intorno alla terza settimana di febbraio potremmo raggiungere un nuovo plateau, con circa mille casi al giorno a livello regionale. Speriamo che la teoria venga confermata anche a livello pratico, il calo dei nuovi casi nelle scuole può senza dubbio aiutare».