Ambulanti spostati in via Ferraris: “Per molti sarà la fine”
"Un incubo che si ripete per dieci famiglie. Siamo a rischio chiusura"
ACQUI TERME – Già piegati dalla crisi dei consumi, poi messi in ginocchio dalla pandemia, per gli ambulanti di Acqui Terme pare sia arrivato il colpo di grazia. La Giunta Lucchini ha investito molto nel restyling di piazza Italia. Dopo aver dotato di panchine e pergolati la Fontana delle Ninfee, l’obiettivo dei progettisti si è spostato sulla ex fontana, poi divenuta aiuola, al centro della piazza. “Rompono tutto per rifare una fontana – ci spiega un ambulante – ma la cosa assurda è che spostano i banchi della piazza e quelli di corso Bagni in via Maggiorino Ferraris, lontano dal resto del mercato e questo per molti di noi sarà la fine. E’ un incubo che si ripete”.
Una decina di banchi in via Ferraris
Gli imprenditori itineranti hanno già avuto esperienza di questo trasferimento: durante il prima fase della pandemia tutti erano stati allocati in quella zona, lamentando perdite non indifferenti. Poi, erano ritornati in corso Italia ma, causa del (discusso) posizionamento di nuove panchine, otto banchi sfortunati erano finiti in corso Bagni. “E questo ha comportato una diminuzione degli affari importante. Per questi imprenditori, oggi alla soglia della sopravvivenza, lo spostamento in via Ferraris rappresenta la fine”.
Saranno una decina a lasciare il centro. A sostegno di questi si sono mosse le rappresentanze di categoria che hanno chiesto, come soluzione temporanea, la collocazione su un lato di corso Dante ed in piazza Addolorata negli stalli lasciati vuoti. Il sindaco nei giorni scorsi ha espresso il suo rifiuto: “La soluzione non risulta percorribile in considerazione delle problematiche di gestione della viabilità che verrebbero a crearsi”. Quindi, a partire dal 28 gennaio, i banchi citati dovranno spostarsi in via Ferraris.
“Assurdo lo spostamento, assurda la motivazione del diniego – piccano gli ambulanti – Hanno bloccato corso Dante per più di un mese con pista di pattinaggio, casette di Natale e pagode e non è possibile per poche ore, due volte a settimana?”.