Giornata della Memoria: le celebrazioni in programma
"Non è cosa del passato, ma un aiuto per affrontare un presente fragile e un futuro incerto"
ACQUI TERME – “Nel pieno di una nuova ondata pandemica, può apparire strano soffermarsi su vicende apparentemente lontane e problematiche. Eppure, mai come oggi, è indispensabile attivare la coscienza personale e la memoria storica collettiva intorno a questioni che hanno segnato profondamente la vita italiana ed europea e che tornano di attualità in varie forme. Il rischio reale della indifferenza va affrontato con decisione da parte dei singoli cittadini e delle istituzioni, a cominciare dalla scuola”, con queste parole Palazzo Levi introduce la Giornata della Memoria 2022 organizzata dal Comune insieme a numerosi enti, soggetti del terzo settore e privati.
“La memoria ci aiuta ad affrontare il presente”
Ripercorrere i fatti della shoah per gli organizzatori non vuol dire rimanere chiusi nel passato, anzi. “La memoria aiuti ad affrontare un presente fragile e un futuro incerto – commentano – E la riflessione, fondata su dati storici solidi, ci possa aiutare proprio in una fase in cui rabbia, confusione e manipolazione operano con forza sulla mentalità delle persone, al punto da stravolgere i dati di realtà, come di recente accaduto con assurdi richiami ai lager e alla Resistenza”.
Per questo la 21esima edizione dell’ iniziativa porrà al centro il tema dell’indifferenza, considerando sia il versante della memoria sia quello dell’educazione civile.« Con una particolare attenzione al contributo che la scuola acquese ha offerto in questi anni al recupero della memoria e che intende continuare a offrire – continuano – In un tempo che segna un passaggio rilevante anche sotto il profilo politico e istituzionale, con l’elezione del Presidente della Repubblica, il riferimento alla nostra Costituzione risulta decisivo e centrale: non solo in termini di conoscenza ma soprattutto di valori praticati, che riguardano tutti i cittadini, adulti e giovani». Citando Liliana Segre: “Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno d’ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare”.
Gli appuntamenti in programma
Il programma prevede un momento di celebrazione pubblica che condensa i motivi religiosi e civili della memoria della deportazione locale fissato domenica 30 gennaio nella mattinata con la preghiera ebraico-cristiana e la memoria civile dei deportati, ebrei e non ebrei, e dei partigiani. Un commemorazione che segue un fil rouge che dal cimitero ebraico, con tappa alla lapide dei partigiani, raggiunge la ‘pietra d’inciampo’ di Eda Vigevani per concludersi presso l’ex-sinagoga dai portici della Bollente.
“A questo momento si affiancano tre appuntamenti, “i giovedì della memoria” – spiegano – il 20 gennaio alle 17: la presentazione e il dialogo sul tema dell’opposizione al nazismo, con il libro di Giuseppe Assandri “La rosa bianca di Sophie”, presente l’autore; il 27 gennaio alle 17 sui progetti e percorsi educativi riguardanti studenti e adulti; il 3 febbraio alle 17 sul tema dell’opposizione all’antisemitismo e al razzismo, facendo memoria dell’ebraismo acquese: il libro di Marco Cavallarin “La famiglia di piazza Stamira” e la mostra sulla comunità ebraica acquese di Luisa Rapetti. Infine un’altra serie di proposte è messa a disposizione degli insegnanti delle scuole cittadine per l’attività in classe”.
Gli incontri si svolgeranno in presenza presso la Sala del Consiglio comunale di Acqui Terme, nel rispetto delle norme previste. Sarà comunque possibile seguire anche online, via zoom e (per l’incontro del 27 gennaio) in streaming sulle pagine del Comune e partner.