Il plauso del Pd acquese per la protesta dei sindaci
Cavallero: "Devono essere informati del piano di emergenza"
ACQUI TERME – “Bene hanno fatto i Sindaci della zona di Acqui Terme a protestare per la gestione dell’emergenza pandemica da parte dell’ASL AL e della Regione relativamente all’organizzazione e ruolo dell’ospedale “Mons. Giovanni Galliano – Ezio Cavallero si fa portavoce del Partito Democaratico acquese – I Sindaci devono essere informati di come viene definito il piano di emergenza per affrontare la crisi pandemica attuale e delle conseguenze che questo piano comporta per la popolazione. Inoltre come sottolineato dai primi cittadini l’Ospedale di Acqui Terme è riferimento per una vasta zono che va oltre ai confini amministrativi dell’ASL AL ed è quello maggiormente distante dai più rilevanti ospedali come Alessandria, Casale Monferrato e Novi Ligure”.
“Assurdo pazienti acquesi a Casale o Novi”
Come denunciato dai dem più di una volta, non sarebbero state attuate delle norme: “Una situazione maggiormente penalizzante per la non attuazione di quanto previsto dalla dall’allegato B – tabella area Piemonte sud est – della DGR 1-600/2014 (così come confermata dalla DGR 1-924/2015 allegato 1 tabella area Piemonte sud est) che prevede per il presidio di Acqui Terme il “prioritario riferimento all’AO di Alessandria”. Oggi non è ammissibile, in presenza di questa indicazione normativa, che pazienti della zona di Acqui Terme vengano inviati a Casale o Novi con disagio enorme per pazienti e parenti in assistenza – conclude Ezio Cavallero – Infine condividiamo la proposta di utilizzare i medici del 118 nei pronto soccorso, al momento unica soluzione per evitare ulteriori chiusure”.