Se ne va il 2021, i fatti salienti per l’Ovadese
Dall'alluvione di ottobre alla riapertura del teatro. Dal nuovo orizzonte per Saamo ai servizi sanitari in bilico
OVADA – Si chiude un anno nel quale anche la società ovadese ha dovuto fare i conti con le conseguenze delle successive ondate dell’emergenza sanitaria. Ma il 2021 che finisce di fatto oggi sarà ricordato soprattutto per la drammatica alluvione del 4 ottobre 2021 che ha messo in ginocchio aziende private, danneggiato strutture pubbliche alle prese con una difficile risposta. Ripercorriamo i dodici mesi appena trascorsi.
Gennaio
I dati messi a disposizione dall’anagrafe pongono il territorio di fronte alla forte emergenza demografica. Alla base di un calo mai registrato nella popolazione le conseguenze della crisi legata al Covid -19 nei mesi primaverili del 2020 ma anche l’età generalmente avanzata di tanti componenti.
Tra le proposte per offrire una prospettiva futura la candidatura di tutto il territorio alla strategia nazionale per le aree interne, l’iniziativa che vede Silvano d’Orba nel ruolo di capofila e si è concretizzata qualche mese dopo con l’enunciazione di un Distretto delle Biodiversità.
Febbraio
Il mese si apre con l’ufficializzazione della rinuncia all’edizione 2021 della Lachera, il tradizionale carnevale di Rocca Grimalda. Nel frattempo il territorio si muove contro l’autorizzazione concessa dalla Provincia di Alessandria contro l’insediamento di Refuel alla Caraffa, nello spazio lasciato disponibile dal fallimento di Sapsa Bedding.
Nel frattempo Legambiente conferma il livello davvero basso dei servizi sull’Acqui – Genova, tradizionalmente indicate tra le dieci peggiori linee pendolari sul territorio nazionale. Nel frattempo Tagliolo piange Ziad Zawaideh, per più di trent’anni medico di base, un’altra vititma del Covid.
Marzo
Il mese si apre con uno “spiraglio”, l’apertura di un senso unico alternato sulla provinciale 199 “delle fontante” che unisce Rocca alla Ovada – Alessandria. Per il paese semi isolato da più di un anno il primo segnale di ritorno alla normalità.
All’Ipab di Lercaro parte la sperimentazione, avviata anche in altre RSA, per una «radiologia domiciliare» dedicata ai malati di Covid e agli altri soggetti fragili proposta da Fondazione Cigno in collaborazione con Ormig, la storica azienda del sollevamento ovadese, e Rotary Club.
Aprile
Martedì 6 nel tardo pomeriggio va in scena il sit in silenzioso dei commercianti della città di fronte a Palazzo Delfino, sede del Municipio. E’ il momento più duro determinato dalle limitazioni in vigore per contenere la seconda ondata dell’emergenza sanitaria, il settore è allo stremo delle forze.
Cambia lo scenario attorno alla Saamo. Il ramo d’azienda del trasporto pubblico viene ceduto a Trotta Bus Service, gigante privato del settore, pronto a utilizzare l’azienda dell’Ovadese come grimaldello per poter partecipare alle gare nella nostra Regione. La strategia di svilupperà nei mesi successivi anche con l’acquisizione di parte del Cit Novese.
Maggio
Il combinato disposto delle code in A26 e dei disagi sull’Acqui – Genova rende la Liguria, e in particolare Genova, molto più lontana in un momento in cui la vita economica sta ripartendo. A protestare sono le aree del basso Piemonte unite a quelle della Valle Stura. Sono intanto i giorni in cui si concretizza il sospirato passaggio di competenze tra Provincia e Anas per la strada 456 del Turchino, chiusa in frazione Gnocchetto dalla fine dell’anno precedente.
A fine mese si discute molto di una rissa in piazza XX Settembre, l’ultimo episodio di una serie di segnali che indicano il disagio che attraversa le fasce più giovani della città. La reazione immediata è la richiesta, approdata anche in consiglio comunale, di maggiori controlli e più repressione.
Per lo sport, Iris Baretto si impone nella “Scarpa d’Oro”, storica mezza maratona della città di Vigevano.
Giugno
Si entra nella fase operativa del cantiere al Gnocchetto. Nel frattempo Anas fronteggia il diffuso dissestro idrogeologico della strada che porta al confine con la Liguria. Detriti e fango costringono i tecnici ad applicare un nuovo restringimento a breve distanza dal punto più critico.
Parte il progetto di ricerca legato alle uve Dolcetto promosso da Consorzio dell’Ovada docg, Enoteca in collaborazione con la facoltà di Agraria dell’Univerità di Torino.
Luglio
La città si pone al settimo posto in regione per numeri di vaccinati in rapporto alla popolazione complessiva. Il dato è inserito nel contesto di un distretto (quello di cui è parte anche Acqui) che denota numeri molto lusinghieri. Nel frattempo il centro vaccinale è stato da poco spostato dal Geirino allo Story Park di strada Masio dov’è tuttora collocato.
Forse anche per questo motivo la città per la prima volta fa i conti con le campagne “No vax” sviluppate con l’affissione di manifesti sulle plance cittadine.
A fine mese viene ufficialmente riaperta la strada del Turchino a senso unico alternato.
Settembre
Con il mese di settembre si apre una fase autunnale fortemente contraddistinta dalle incertezze sul fronte dei servizi sanitari sul territorio. Le prime turbolenze riguardano i reparti di Fisiatria e del Pronto Soccorso di via Ruffini.
La partita si svilupperà nei mesi successivi a proposito dell’intera struttura dell’ospedale civile.
Ottobre
Nella notte tra il 3 e il 4 ottobre una quantità senza precedenti di precipitazioni si abbatte sull’Alta Val d’Orba. Il torrente esce dagli argini nel primo pomeriggio provocando danni nelle “aree più basse”: Rebba, Regione Carlovini, Veneta e Borgo. Coinvolte imprese storiche del settore produttivo cittadino come Ormig, Camst e Vezzani. Solo i giorni successivi chiariranno la portata dall’evento.
Nell’immediato le Regioni coinvolte, Piemonte e Liguria, fanno partire la richiesta per lo stato di emergenza, caldeggiato dagli enti locali.
Negli stessi giorni va però in scena l’inaugurazione del Teatro Comunale, recuperato e riaperto dopo nove anni dall’ultimo spettacolo.
Nel frattempo è ancora attesa la fumata bianca per la gestione con la gara d’appalto aperta a settembre e l’aggiudicazione definitiva non ancora comunicata.
Novembre
E’ il mese della battaglia per salvare l’ospedale. Asl Al invia in Regione il suo piano di riorganizzazione dei servizi. La Casa di Comunità proposta dal territorio come ipotesi per recuperare il Sant’Antonio di via XXV aprile è indicata all’interno della struttura principale di via Ruffini. La doccia fredda è forte. Se la politica si mobilita contro questa prospettiva, ha un peso determinante anche l’iniziativa di Padre Ugo Barani che avvia la sua petizione on line raccogliendo in pochi giorni migliaia di firme.
Il 21 novembre la città si anima con “Vino e Tartufi”, la manifestazione riveduta e corretta per un rilancio complessivo. Stand gastronomici ed aree degustazione in centro storico, il mercato dei trifolau accanto alla sede dell’Enoteca Regionale, regista dell’operazione.
Dicembre
Il mese vede finalmente il varo del piano di videosorveglianza da tempo richiesto. La misura introduce l’utilizzo delle video trappole per arginare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. Ma il regolamento prevede anche provvedimenti per prevenire vandalismo e degrado.
Il territorio dell’Ovadese conferma intanto dati altissimi sul fronte della raccolta differenziata, segnalandosi come modello in Regione.
Dal Consiglio comunale arriva il via libera all’intitolazione del teatro comunale a Dino Crocco.
Fondazione Cigno festeggia dieci anni e annuncia l’ampliamento del progetto “Covi a casa” per la gestione domiciliare e il monitoraggio di pazienti fragili e malattie croniche.