«Contagi in crescita del 41%, ma i decessi restano molto bassi»
Le consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
La tendenza è sostanzialmente confermata, con variazioni minime che riguardano il Piemonte (in negativo) e la provincia, in positivo.
Secondo Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo «la curva dei contagi cresce a un ritmo ancora più rapido, specialmente in riferimento al dato regionale, mentre Alessandria mostra una salita molto più lineare e su numeri contenuti. Eravamo la migliore provincia e rimaniamo tale».
Le osservazioni del docente si riferiscono ai dati di mercoledì: emerge che nella classifica dell’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti, il Piemonte consolida il primato (a quota 253), mentre Lombardia, a 223, e Italia, con 219, sono leggermente più staccate. Alessandria se la passa decisamente meglio, a 113, e fa impressione vedere la distanza con il Vco, che è la realtà peggiore e che sale addirittura fino a 365.
«In materia di numeri assoluti – aggiunge Bianchi – il Piemonte passa da 7660 a 10805 contagi settimanali, 3145 in più e 1544 al giorno, con un incremento percentuale del 41%. L’Italia è al 22%, la Lombardia al 20%. Sul fronte asintomatici registriamo un dato stabile, al 63%, mentre continua a crescere il tasso di positività, al 2,9%. Il traino, come al solito, è rappresentato da Torino e in seconda battuta da Cuneo, ma anche Biella e Novara corrono a un ritmo decisamente sostenuto.
Le notizie peggiori arrivano dalla pressione ospedaliera, che ha numeri in crescita, vicini alla zona gialla. Le terapie intensive, infatti, salgono da 43 a 51, con tasso di saturazione all’8,1%, mentre i ricoveri ordinari erano 456 e sono 613: l’indice di occupazione è pari al 10,5%, nettamente in salita rispetto al 7,8%.
«Andando avanti di questo ritmi supereremo la soglia nel giro di nove giorni, sia per quanto riguarda i posti in rianimazione sia in riferimento agli ospedalizzati. Per quanto riguarda i decessi, invece, si passa da 16 a 20, con tasso di letalità basso, allo 0,4%».
Quanto siano efficaci i vaccini per proteggere dalla malattia grave emerge proprio da questi ultimi dati. Bianchi, infatti, osserva che «i contagi aumentano del 41%, i ricoveri ordinari del 35%, le terapie intensive del 19%, mentre le vittime ‘solo’ dello 0,2%».
Se focalizziamo l’analisi sull’Alessandrino, emerge che i nuovi contagi aumentano di 45 unità: erano 420 e diventano 465, con variazione percentuale dell’11%. «Nettamente inferiore alla media regionale – evidenzia il professore – che ricordiamo essere pari al 41%. Da noi la media dei casi giornaliera recita 66, tanti in senso assoluto, ma non assolutamente paragonabile a cosa accade nelle altre realtà piemontesi».
Rispetto al precedente aggiornamento rallentano leggermente i guariti, che sono comunque tanti, 270, mentre i decessi restano 2: per effetto di questi dati, i nuovi positivi aumentano di 193 unità e raggiungono il totale di 908, pari allo 0,2% della popolazione.
«Il capoluogo – conclude Bianchi – ha numeri evidentemente più alti, ma sono dati che oscillano e che devono essere presi con la necessaria cautela. L’importante, come emerge ulteriormente da questa analisi, è proseguire con le terze dosi, perché il ruolo svolto dalla campagna vaccinale si conferma determinante. E poi prudenza, anche in considerazione delle imminenti festività natalizie».