«Il quadro peggiora, ma l’effetto vaccini evita danni gravi»
Le consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente dell'Upo
L’aumento dei contagi trova conferma, si sentono i primi effetti sulle strutture ospedaliere, ma il quadro nel complesso resta ancora discreto.
È quanto emerge dalle consuete valutazioni di Carluccio Bianchi, docente di Macroeconomia dell’Upo, che nell’analizzare i numeri della pandemia fotografa una situazione abbastanza definita.
«Ora anche il Piemonte accelera a un ritmo più sostenuto, per quanto la Lombardia vada ancora più veloce rispetto a noi. In questo contesto ci sono situazioni locali molto differenti tra loro e che meritano di essere analizzate con attenzione, ma la tendenza è comunque uniforme. La buona notizia, però, è rappresentata dal fatto che l’effetto vaccini ci sta mettendo al riparo da guai ancora più gravi».
Nella classifica relativa all’incidenza dei nuovi contagi settimanali ogni 100mila abitanti, l’Italia allunga al comando e raggiunge quota 113, seguono Lombardia a 108, Piemonte a 85 e Alessandria a 20. In questo momento tutte le nostre province sono sopra la soglia dei 50, la migliore è Biella con 52, la peggior il Vco, addirittura con 143.
In materia di numeri assoluti, il Piemonte sale da 2704 a 3645 nuovi casi settimanali, 941 in più e 521 in media al giorno. «L’incremento in percentuale è pari al 35% – sottolinea il docente – e il traino è rappresentato da Torino, che contribuisce con ben 1957 episodi. Ma anche Cuneo e Alessandria hanno numeri elevati, e poi in proporzione il Vco cresce in maniera esponenziale».
Per quanto riguarda gli asintomatici, si evidenzia una riduzione dal 60 al 57%, con conseguente aumento degli ‘extra protocollo’, dal 13 al 14%. Il tasso di positività raggiunge l’1% «e se ci limitiamo a considerare le ‘teste’, arriva addirittura al 10%. Significa che tracciamo veramente poco» osserva Bianchi.
Qualcosa inizia a muoversi, purtroppo, sul fronte della pressione ospedaliera.
«Le terapie intensive tornano al massimo relativo di 30, dopo una parziale riduzione nei giorni scorsi. Oggi il tasso di occupazione sfiora il 5%, ma vanno ancora peggio i ricoveri ordinari, in salita da 279 a 337. L’indice di saturazione, in questo caso, è del 5,8%». Buone notizie, invece, per quanto riguarda i decessi, che rallentano e scendono da 24 a 15, con un episodio ascrivibile all’Alessandrino.
«Questo dato diventa più attendibile con qualche giorno di ritardo rispetto all’emergere dei contagi – ammette il professore – ma è evidente quanto sia importante lo scudo derivante dai vaccini. Ed è proprio per questo motivo che è necessario insistere con decisione sulle terze dosi».
Nell’Alessandrino la situazione è la seguente: i contagi settimanali passano da 201 a 304, quindi 103 in più e 43 al giorno in media.
«L’incremento in termini percentuali è del 51%, a testimonianza ulteriore di un andamento fortemente oscillatorio e quindi non del tutto attendibile in realtà così piccole. I guariti, fisiologicamente, stanno aumentando in maniera significativa e toccano quota 178, con i nuovi positivi che crescono di 125 unità e raggiungono il totale di 560. Siamo allo 0,14% della popolazione, un massimo relativo, ma non c’è confronto coi numeri di un anno fa».