Ravetti: “Sanità: quasi 22 milioni dal Pnrr e si ‘fotografa’ solo l’esistente?
TORINO – “Da una prima lettura della documentazione appare evidente che, tranne per un intervento proposto su Arquata Scrivia, gli investimenti interessano solo i centri zona e escludono di fatto ogni ipotesi di riduzione del divario tra periferie e città. L’impressione in genere è quella di una lettura della “fotografia dell’esistente” con il proposito, più che comprensibile sul piano tecnico, di utilizzare il Pnrr per riqualificare o “riempire” specifici edifici invece che coraggiosamente programmare il futuro dei servizi sociosanitari”: così il consigliere regionale Domenico Ravetti (Pd).
“A seguito della mia richiesta di accesso agli atti – prosegue – ho ottenuto la documentazione che l’Asl Al ha inviato all’assessorato regionale alla sanità dove sono contenute le proposte circa l’utilizzo dei fondi del Pnrr – Missione 6 – Salute. La decisione riguarda l’utilizzo di quasi 22 milioni di euro per realizzare 9 Case di Comunità, 3 Ospedali di Comunità e 4 Centrali Operative Territoriali. L’obiettivo atteso è quello di potenziare i servizi per la salute superando i divari territoriali grazie a ‘contenitori socio sanitari di prossimità’ dove possano lavorare e cooperare medici di medicina generale, specialisti, infermieri di famiglia, operatori sociosanitari e altre figure professionali vicine alle persone in difficoltà, soprattutto gli anziani e i cittadini delle nostre tante periferie”.
Secondo Ravetti, “la proposta che leggo ha un evidente profilo tecnico che rispetto, perché risponde ad una precisa richiesta dell’assessorato; ma le scelte definitive rientrano nelle competenze delle amministrazioni comunali e del Consiglio regionale che, per norme vigenti, sono titolari della programmazione sanitaria in Piemonte. Per questo ritengo fondamentale portare a sintesi le valutazioni dei sindaci sulle proposte tecniche con modalità di confronto che coinvolgano anche il Consiglio regionale. Nello specifico su Alessandria l’ipotesi è quella di realizzare una Casa di Comunità e una Centrale operativa territoriale al “Patria” di via Pacinotti. Tale proposta meriterebbe un approfondimento per comprenderne meglio le ragioni siccome esclude altre opzioni (il quartiere Cristo, i Comuni dell’alessandrino, Spinetta Marengo) e non considera gli effetti dell’accentramento di nuovi servizi in uno stabile che parrebbe già essere congestionato a sufficienza”.
E i centri zona?
“Su Valenza – aggiunge – gli investimenti per una Casa di Comunità e un Ospedale di Comunità sarebbero concentrati sull’ex Mauriziano con una postilla sui vincoli specifici: – prima della realizzazione bisogna regolare l’acquisto della struttura e l’intervento è da inquadrare nella realizzazione di una nuova struttura del costo complessivo di 12 milioni di euro (escluso acquisto dell’immobile) -. Più che una proposta mi pare una richiesta di ulteriori ingenti risorse alla Regione che, per importi e per le tempistiche vincolanti, rischia di escludere la nostra provincia dai fondi del Pnrr. Su Casale Monferrato si propone una Casa della Comunità e una Centrale operativa territoriale nell’edificio di proprietà dell’Asl Al (nell’ospedale Santo Spirito di via Giolitti) e un Ospedale di Comunità in alternativa o in via Giolitti o nello stabile di piazza Battisti di proprietà della Apsp Casa di Riposo”.
E ancora: “Su Tortona si prevede una Casa di Comunità e una Centrale operativa territoriale nella sede del Distretto di via Milazzo. Su Novi Ligure si propone una Casa di Comunità presso l’attuale distretto di via Papa Giovanni XIII e un Ospedale di Comunità in Salita Brichetta (attualmente la struttura è destinata a Rsa). Su Acqui Terme la proposta è una Casa di Comunità nell’ospedale di via Fatebenefratelli e una Centrale operativa nella sede del Distretto di strada Alessandria. Su Ovada si prevede una Casa di Comunità nella sede di via Ruffini. Risultano infine come proposte due Case di Comunità, una a Trino nell’edificio dell’Ipab e una a Arquata Scrivia dove attualmente è operativa la Casa della Salute”.