Ravetti interroga la Regione sulle Terme: “Finora risposte vaghe”
Interrogazione per fare chiarezza sul tema dei fondi per l?industria termale
TORINO – «Nella seduta del Consiglio regionale di oggi ho interrogato l’Assessore regionale per fare chiarezza sul tema dei fondi da destinare all’industria termale, sulla base di quanto prevede la legge regionale “Interventi per la tutela, la valorizzazione e lo sviluppo dell’industria termale in Piemonte” – informa il Consigliere regionale del Partito democratico Domenico Ravetti – Il programma annuale, infatti, dovrebbe essere sottoposto alla Commissione consiliare competente entro il mese di ottobre».
“A quando la Commissione su termalismo acquese?”
L’analisi è obiettiva, il risultato preoccupante. «Il settore termale che, già da tempo risentiva della crisi economica, si è trovato a dover affrontare le pesanti ricadute della pandemia che ne hanno peggiorato ulteriormente le condizioni – prosegue- Chiusure, diminuzione dei flussi turistici hanno pesato sul termalismo e su tutte le aziende del comparto. Per tutti questi motivi è fondamentale conoscere le intenzioni dell’Amministrazione regionale al riguardo e capire se intenda rifinanziare la sezione “termalismo” del fondo regionale, magari prevedendo, tra gli interventi una campagna pubblicitaria sulle terme del Piemonte per rilanciarne l’attività post Covid, oppure una agevolazione per chi prenota giornate di permanenza in località sede di terme in Piemonte».
Dalla Giunta però non sono arrivate le risposte ritenute vitali. «L’Assessore, nella sua risposta, ha concordato con me sul fatto che quello delle terme sia un settore da sostenere e ha precisato che si verificherà l’opportunità di rifinanziare questa legge nel Bilancio di previsione 2022-24 in fase di definizione – conclude il ‘dem’ – Per quanto concerne, invece, la promozione del sistema che non può essere finanziata con spesa corrente, destinata agli investimenti, si proverà a sostenerla nel 2022 con la legge 18/99 dedicata al turismo. Insomma, siamo sempre di fronte a risposte con il vedremo, faremo, valuteremo. Sulle certezze questa Giunta è, come spesso accade, troppo vaga. Inoltre, resta insoddisfatta da mesi la mia richiesta di convocazione della Commissione consiliare competente sul futuro del termalismo acquese».