Dall’incontro con i sindaci: l’ospedale di Acqui sarà potenziato
L'assessore alla Sanità ha confermato l'impegno della Regione
ACQUI TERME – Interventi strutturali di adeguamento agli standard più recenti, ammodernamento degli asset tecnologici e della digitalizzazione del presidio e dei processi clinico assistenziali: questi i temi principali di cui si è discusso durante l’incontro di questa mattina tra l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, all’Agricoltura Marco Protopapa, il direttore generale dell’Asl Luigi Vercellino, il presidente della Provincia Gianfranco Baldi e i sindaci dei comuni di Acqui Terme, Ovada, Ricaldone, Cremolino, Rivalta Bormida e Ponti, oltre a un consigliere comunale di Castelletto d’Orba e uno del Comune di Acqui.
L’assessore alla Sanità ha confermato l’impegno della Regione a sostenere il piano di sviluppo dell’ospedale di Acqui Terme elaborato dall’Azienda sanitaria locale di Alessandria, ripensando l’offerta ospedaliera del dopo pandemia, con l’obiettivo di agganciare le opportunità di cambiamento e rilancio legate al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Il piano di rafforzamento: dove intervenire?
In primo piano, la riorganizzazione della rete ospedaliera, con il rafforzamento e l’incremento della terapia intensiva e semi intensiva, la ristrutturazione del pronto soccorso con percorsi separati per garantire la massima sicurezza ai degenti, il potenziamento della diagnostica con l’acquisizione di una apparecchiatura Tac di ultima generazione, la digitalizzazione e l’aumento dell’interconnessione con la medicina territoriale attraverso interventi come l’aggiornamento della connessione a banda larga, il rinnovo delle postazioni informatiche di lavoro, il potenziamento dei firewall aziendali e l’informatizzazione del blocco operatorio, la ricollocazione in spazi adeguati e aggiornati di alcune specialità, la realizzazione di una piattaforma ambulatoriale, ossia un unico luogo dedicato ad ambulatori specialistici con medici ospedalieri e territoriali, l’estensione delle attività di Cardiologia (con ambulatori di primo e secondo livello per lo scompenso, le aritmie e le cardiopatie ischemiche, cardiologia di genere), Riabilitazione (ambulatori di primo livello, integrazione territoriale e riattivazione dei percorsi riabilitativi termali), Neurologia (integrazione con i Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze) e Pediatria (inserimento nella futura rete pediatrica della provincia), il consolidamento delle attività di Medicina interna, Ortopedia, Chirurgia Generale, Radiologia, Terapia Intensiva, Oculistica, Nefrologia, Ginecologia, Ostetricia, Urologia, Otorinolaringoiatria e la realizzazione di percorsi di cura “orizzontali” (con altri ospedali) e “verticali” (nei vari livelli assistenziali quali cure primarie, riabilitazione, assistenza domiciliare, Case della Comunità, ecc.).