Terme: “Ospiti? Come l’anno scorso”
Parla Giovanni Rebora, direttore sanitario di Terme Spa
ACQUI TERME – Ferie già fatte per i lavoratori del comparto termale. «Ora è tempo di lavorare – scherza il direttore sanitario di Terme di Acqui Spa, Giovanni Rebora – Siamo aperti dal 21 giugno, o meglio abbiamo aperto lo stabilimento di cura Nuove Terme, e forniamo esclusivamente trattamenti terapeutici soggetti ai così detti Lea (Livelli assistenziali di assistenza) pagati in gran parte dal Sistema Sanitario Nazionale e per i quali non serve il Green Pass». Ci spiega il dottore che la struttura è un po’ come una clinica per cui vigono le stesse norme. «C’è da dirsi che la maggior parte della nostra clientela è vaccinata (parlo del 95%) – riferisce – Facciamo una specifica domanda nel nostro questionario d’ingresso, accanto ad altre su patologie compatibili o meno con i trattamenti termali. Applichiamo procedure messe in campo già l’anno scorso, anche a fine novembre, quando c’erano 40mila contagi al giorno: presso di noi non c’è stato alcun focolaio. Il nostro personale oggi è tutto vaccinato, come la clientela, quindi saremmo in una situazione ottimale».
“Presenze? Come nel 2020”
Però poche presenze. «Il paragone può essere fatto con l’anno scorso e siamo sulla stessa linea, non certo con gli anni ordinari quando non c’era il Covid ed erano aperti due stabilimenti – spiega – Da anni il settore vive una flessione dovuta alla crisi economica mondiale. L’interesse per il benessere e l’apertura della Spa Lago delle Sorgenti aveva aperto spiragli di ripresa, quando il terapeutico era in calo. Già prima della pandemia era in programma di chiudere a luglio uno stabilimento e lasciare aperto solo il Regina. Poi è arrivato il Covid e tutto è cambiato. Oggi lasciamo aperto il Nuove Terme perché è più vicino alla stazione e agli alberghi». Il Grand Hotel invece è chiuso. «Sì. Siamo però a disposizione della clientela alloggiata in strutture vicine e di quelli viaggianti».
E poi c’è il Regina
Panico diffuso per camion cisterna vicino al ‘Regina’. «Ci portano via i fanghi» ha allarmato qualcuno. «Ma dove vuole che li portino – sbotta sorridendo – Una fake news. Solo manutenzione». Perché le sedi wellness rimangono chiuse? «Una scelta della proprietà fondata su una riflessione complessa – risponde – L’altalena dei contagi, le nuove varianti, le disposizioni di distanziamento, capienza riducono l’a ppetibilità dell’offerta benessere. Si fa presto a dire ‘i Pater fanno un dispetto’. Un imprenditore serio deve valutare tante variabili»