Protezione civile: esercitazione alla ricerca di scomparsi
Giornata di addestramento per i volontari dell'Acquese
PONZONE – I boschi di Ponzone hanno fatto da scenario ad un’attività addestrativa della Protezione civile nell’ambito della ricerca scomparsi. «Con l’avvio della stagione dei funghi cresce il numero delle segnalazioni di soggetti che si perdono – ci spiega Lorenzo Torielli, presidente dei volontari acquesi – Per questo abbiamo scelto uno scenario possibile, quello di Ponzone, in una località boschiva chiamata Caldasio. Il sindaco Fabrizio Ivaldi ci ha dato la sua disponibilità e la Pro loco ha rifocillato i soggetti impegnati nelle operazioni».
È stata un’azione corale. Alle manovre hanno infatti partecipato i volontari dei due centri maggiori dell’Acquese, quello di Cassine e quello di Acqui Terme; in campo anche il personale di Melazzo, Visone, Prasco, Sezzadio e Strevi, tutti muniti di Green-pass o perché vaccinati o perché sottoposti ad un recente tampone. «Presenti anche i Carabinieri di Ponzone – continua l’intervistato – In caso di scomparsa sono le forze dell’ordine a guidare le operazioni ed è quindi giusto che i volontari sappiano relazionarsi con le autorità del caso».
Qual è la prassi da seguire in situazioni del genere? «In primis si va a fare la denuncia ai Carabinieri o alla Polizia del posto – risponde Torielli – Vengono quindi chiamati i Vigili del Fuoco che inviano un’unità mobile dotata di particolari attrezzature (una sala operativa) e personale specializzato Tas (Topografia Applicata Soccorso). A seconda dei casi può essere attivata anche una squadra con i cani molecolari. Viene quindi attivata la Protezione civile che fornisce chi materialmente setaccia l’area».
Acquisite le informazioni dai familiari su abbigliamento, contesto ed abitudini dello scomparso, il personale, diviso in squadre, viene indirizzato nelle diverse aree di ricerca. «Fondamentale è la mappatura dei luoghi – precisa il Presidente – Ogni gruppo viene dotato di un segnalatore Gps ed al rientro relaziona al personale Tas per la pianificazione delle operazioni successive».
«Abbiamo anche impiegato i cinque droni in dotazione – informa Torielli – Uno strumento che si è rivelato molto utile per il successo dell’esercitazione». Il giorno prima dell’attività addestrativa i vertici della Protezione civile hanno provveduto a simulare le tracce dello smarrimento di un ciclista, una coppia ed un anziano. «Tutti hanno raggiunto gli scomparsi – conclude soddisfatto Torielli – Anche se normalmente del recupero se ne occupa la pubblica assistenza, abbiamo voluto impegnare i volontari anche in queste operazioni. Come si dice, ‘più si sa, meglio è’»