Via Moriondo una suburra? C’è chi chiede più controlli
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Massimiliano Pettino  
31 Luglio 2021
ore
10:31 Logo Newsguard
Acqui Terme

Via Moriondo una suburra? C’è chi chiede più controlli

Schiamazzi, balordi e delinquenza: "La sera c'è da aver paura"

ACQUI TERME – Transitando per via Moriondo ad Acqui ti rendi subito conto di quanto il quartiere sia cambiato. Dalle finestre dei condomini si odono musiche etniche, arabe, balcaniche, molti negozi sono gestiti da stranieri; in fondo alla via c’è un centro di ritrovo islamico. Qui il processo di integrazione è tangibile: vicino allo storico ‘baretto’ gestito dall’anziana piemontese, c’è il ristorante arabo. «Una trasformazione che va avanti da anni, senza particolari frizioni – ci spiega Antonio, un residente – Recentemente, però, stiamo avendo seri problemi con la sicurezza».

E come dargli torto. Qualche settimana fa, una scena un tempo impensabile: tra due soggetti alticci è scoppiata una colluttazione finita a ‘bottigliate’. Risultato, sangue ovunque, volanti, lampeggianti e il giorno dopo, l’intervento della Protezione civile per sanificare l’arredo urbano. «C’è gente che qui bivacca tutto il giorno – aggiunge Antonella, in affitto in via Moriondo da 13 anni – Ci sono bottiglie di birra abbandonate ad ogni angolo. Comprano buste piene di alcolici e stanno lì a fare schiamazzi fino a notte fonda. Anche durante il periodo più restrittivo dell’emergenza Covid erano in strada, assembrati, senza mascherina. A me non è mai successo niente, ma ammetto che la sera, quando rientro dal lavoro ho paura».

E poi ci sono i movimenti sospetti. «Un via vai da certe abitazioni che fa pensare – riferisce Carla una signora anziana che qui vive da tempo immemore – Prostituzione? Droga? Onestamente non lo so, ma per le scale incroci certe facce losche! Tra l’altro hanno anche danneggiato il portone condominiale».

La lamentela dei residenti di via Moriondo è comprensibile, una richiesta di aiuto rivolto alle autorità e forze dell’ordine. «Salvo situazioni eclatanti come risse o disordini, di volanti qui ne vediamo poche – continua Antonio – Capisco che ad Acqui non ci siamo solo noi, ma la situazione sta sfuggendo di mano. Tra ubriachi, vandali e balordi uscire di casa è diventata una fonte di preoccupazioni».

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