Acqui in Palcoscenico: weekend con i balletti di Sardegna e di Torino
Venerdì in scena "Welcome tu Italy" e "Timeline", sabato "La Settima"
ACQUI TERME – Ultimi spettacoli per “Acqui in Palcoscenico”, la kermesse di danza organizzata all’ombra degli archi romani. Come per i nove precedenti, artisti di caratura internazionale illumineranno gli appuntamenti con performance originali e di gran valore. Venerdì 30 luglio, al Palacongressi, saliranno sul palcoscenico i ballerini di due compagnie. Alle 21.30 il Balletto di Sardegna porterà in scena ‘Welcome tu Italy’, ideato e diretto da Sara Pischedda e Luca Castellano. La voce che accompagnerà i volteggi dei danzatori sarà di Simona Pucciarelli. «L’esibizione vuole abbattere i falsi miti dei quali l’Italia si circonda – spiega la direttrice artistica Loredana Furno – In maniera leggera e provocatoria, i performer esplorano la visione che lo straniero ha del nostro Paese, luoghi comuni, tradizioni, quello che, nel bene o nel male, ci ha reso popolari. Ironizzare sulla mafia, sulla politica diventa un mezzo, non scontato e prevedibile, di giungere alle grandi eccellenze patriottiche, alla tradizione letteraria, musicale, cinematografica, culturale».
A seguire il Balletto Teatro Torino con ‘Timeline’, coreografie di Ella Rothschild. «Lo spettacolo racconta delle somiglianze e delle diversità di comportamento tra esseri umani, in relazione alle convenzioni sociali e di come le stesse vengano percepite in culture differenti – continua la Furno – Ella Rothschild si sofferma sui momenti più impegnativi in cui le persone si imbattono nel corso della loro vita, e rende sempre più sottile la linea che separa ciò che è giusto da ciò che è sbagliato. Nel suo processo creativo la coreografa compone con i danzatori un collage di immagini che esplora competitività, dolore, curiosità, emulazione, lutto, disperazione, tristezza, ansia, paura, follia, gioia».
Sabato 31 luglio, alle 21.30, la prima nazionale di ‘La settima’, un’opera di Nicoletta Cabassi, Compagnia Borderlinedanza e Balletto Teatro Torino. Sulla musica della Settima sinfonia di Beethoven, le coreografie di Nicoletta Cabassi e Claudio Malangone. «Wagner a proposito della Settima disse: “Questa sinfonia è l’apoteosi della danza. È la danza nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni ideali” – spiega la Furno – Il ritmo penetra in ogni settore della composizione e ne diviene categoria generatrice; esso dà forma alle idee, ne innerva e ne vivifica la melodia fino a trasformare plasticamente i temi e concentra o disperde i motivi tra le varie fasce timbriche».