Ospedale Acqui: piano triennale per potenziare strutture e servizi
Tre gli ambiti di intervento: rinnovo strutture, nuovi asset tecnologici e più digitalizzazione
ACQUI TERME – Un piano progettuale su base triennale per l’ampliamento e il potenziamento dei servizi erogati alla popolazione dall’ospedale “Monsignor Galliano”. Lo studio ha visto impegnati negli ultimi mesi l’Asl Al e i collaboratori del Centro studi interaziendale di Management sanitario con la partecipazione dei dirigenti e degli operatori dell’ospedale.
“Il documento – comunica l’Azienda Sanitaria alessandrina – è il frutto di una approfondita analisi dei bisogni sanitari espressi dal territorio ed è stato costruito con l’obiettivo di creare le condizioni necessarie ad agganciare le opportunità di cambiamento e rilancio generate dalla necessità di ripensare l’offerta ospedaliera nel dopo pandemia e nella prospettiva del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
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Dalle stanze regionali arriva il plauso dell’assessore alla Sanità, Luigi Icardi: “Ringrazio il direttore generale dell’Asl di Alessandria, Luigi Vercellino e quanti con lui hanno elaborato il piano di potenziamento dell’ospedale di Acqui Terme che interpreta appieno le nuove linee di indirizzo della Sanità regionale”. Secondo Icardi si tratta di un piano “che va a garantire la piena funzionalità della Sanità sul territorio, anche in rapporto alle nuove esigenze della medicina territoriale manifestatesi con la pandemia. L’obiettivo è rendere sempre più stringente ed efficace l’anello assistenziale ospedale-territorio-ospedale per la presa in carico dei pazienti”.
La riorganizzazione strutturale e logistica del “Galliano” si fonda su tre elementi chiave: interventi strutturali di adeguamento agli standard più recenti, ammodernamento degli asset tecnologici, digitalizzazione del presidio e dei processi clinico assistenziali. Per quanto riguarda gli interventi strutturali l’Asl provinciale ha annunciato il rafforzamento della terapia intensiva e semi intensiva e la ristrutturazione del pronto soccorso con percorsi separati per garantire la massima sicurezza ai degenti. A questi si aggiungeranno una serie di interventi in edilizia, impiantistica e riqualificazione energetica.
Sul piano degli asset tecnologici, invece, “è previsto un programma di investimenti coerente con le linee di sviluppo, a partire dal potenziamento della diagnostica per cui è in fase di analisi la modalità di acquisizione di una apparecchiatura Tac di ultima generazione”. Infine la digitalizzazione, che porterà a una più efficace interconnessione con la medicina territoriale, “attraverso interventi come l’aggiornamento della connessione a banda larga, il rinnovo delle postazioni informatiche di lavoro, il potenziamento dei firewall aziendali e l’informatizzazione del blocco operatorio”.
Un occhio di riguardo anche per l’organizzazione dei servizi offerti: “È prevista, infatti, la ricollocazione in spazi adeguati e aggiornati di alcune specialità e la realizzazione di una piattaforma ambulatoriale, ossia un unico luogo dedicato ad ambulatori specialistici con medici ospedalieri e territoriali, in cui il cittadino potrà usufruire di tutta l’offerta di servizi ambulatoriali in una modalità concentrata e integrata”.
Anche le attività cliniche del nosocomio termale verranno rafforzate con l’aumento dell’offerta specialistica: “Saranno estese le attività di Cardiologia (con ambulatori di primo e secondo livello per lo scompenso, le aritmie e le cardiopatie ischemiche, cardiologia di genere), così come quelle della Riabilitazione (ambulatori di primo livello, integrazione territoriale e riattivazione dei percorsi riabilitativi termali), della Neurologia (integrazione con i Centri per i Disturbi Cognitivi e Demenze), della Pediatria (inserimento nella futura rete pediatrica della provincia). Previsti consolidamenti per le attività di Medicina interna, Ortopedia, Chirurgia Generale, Radiologia, Terapia Intensiva, Oculistica, Nefrologia, Ginecologia, Ostetricia, Urologia, Otorinolaringoiatria.
Sulla scorta dell’esperienza maturata dalle equipe territoriali durante la pandemia sarà poi potenziata l’integrazione dei servizi assistenziali socio-sanitari per la promozione della salute e la presa in carico globale delle persone e della comunità.
Ulteriore aspetto rilevante del piano, lo sviluppo della rete di ricerca clinica e manageriale all’interno del percorso Irccs intrapreso da Asl Al e Ao Al in cui anche gli operatori del “Monsignor Galliano” saranno protagonisti attivi. Un piano elaborato in maniera mirata, che secondo assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa, acquese doc, “dimostra la volontà della Regione a riconsiderare l’importanza territoriale e strategica dell’Ospedale di Acqui Terme, potenziando i servizi a favore dell’intera comunità. Una risposta concreta anche verso chi ultimamente fa solo polemiche e confusione”.