Pendolari al presidente Toti: “Non basta il buon esempio”
Ancora critica la circolazione ferroviaria nei collegamenti con la Liguria
ACQUI TERME – E’ di alcuni giorni fa la notizia diffusa dai media della decisione del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti di utilizzare il mezzo ferroviario per recarsi ad un appuntamento istituzionale.
«Lodevole il buon esempio – hanno commentato dal Comitato Pendolari – invitiamo tutti i politici liguri di ogni colore, schieramento e carica ad utilizzare i mezzi pubblici, a partire dall’Assessore ai trasporti della Regione Giovanni Berrino. Chissà, se fossero tutti utilizzatori forse spingerebbero per scelte positive per il servizio che deve essere pensato in primo luogo in funzione del cittadino-utente»
La situazione della circolazione ferroviaria è ancora critica: «Praticamente nessuna delle richieste fatte dai comitati per un incremento dell’orario estivo è stata accolta dalla Regione, e si è assistito a giornate di passione, come successo lunedì 5, con treni sovraccarichi e utenti lasciati a terra – è la triste contestazione – Occorrono più convogli, più posti offerti e più corse, come anche evidenziato dalle Organizzazioni Sindacali, anche per far fronte alla situazione di caos autostradale e della viabilità ordinaria, che non sarà destinata a risolversi in breve tempo. Ricordiamo al Presidente Toti che sono necessari interventi urgenti in questa direzione, partendo dalle richieste già fatte dai comitati prima dell’introduzione dell’orario estivo. Ricordiamo anche al che occorrerebbe – finalmente – prendere atto dell’inadeguatezza del contratto di servizio tra Regione Liguria e Trenitalia 2018 – 2032 e intervenire per ricontrattarlo nei suoi obiettivi fondamentali».
Secondo i Pendolari bisognerebbe focalizzarsi sulla priorità dell’incremento dei km erogati «che invece risulteranno da contratto sempre gli stessi da qui al 2032 – evidenziano – e ridefinire i termini del rinnovo del materiale rotabile, in favore di materiale rotabile ad alta capacità, mentre con il contratto non solo non si vedrà un incremento del materiale stesso, ma una diminuzione dei posti offerti, a causa dell’introduzione di treni a bassa capacità come i Jazz e i Pop. Occorre evidentemente anche ridefinire i termini economici del contratto, che vedono l’impresa ferroviaria avere ricavi particolarmente elevati in Liguria sia dal punto di vista delle tariffe che dal punto di vista del corrispettivo pubblico, e mettere in campo quegli interventi infrastrutturali, spesso di minima entità, come il ripristino dei binari di incrocio e di precedenza, che permettono una fluidificazione della circolazione e in prospettiva un notevole incremento della capacità di traffico delle linee. Tutto questo, va da sé, coerentemente con politiche attuate da Trenitalia che portino ad avere sufficiente personale viaggiante».