Dalla Regione misure più restrittive per la qualità dell’aria
Rolando: "Penalizzeranno anche Acqui dove i livelli sono nella norma"
ACQUI TERME – La Regione Piemonte ha adottato disposizioni straordinarie in materia di qualità dell’aria e ha esteso l’applicazione del “semaforo antismog” ai Comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti.
«Le restrizioni della Regione Piemonte penalizzeranno anche Acqui Terme, che in realtà dai monitoraggi dell’Arpa non ha riportato particolari problemi – spiega l’assessore all’Ambiente acquese, Gianni Rolando – I dati ci hanno sempre confortati, riscontrando scarse criticità in città. Pur comprendendo i disagi che causeranno queste nuove limitazioni regionali, la qualità dell’aria è un tema sensibile e prioritario».
Le nuove disposizioni riguardano mobilità, riscaldamenti e agricoltura, tutti i campi responsabili delle elevate concentrazioni di polveri sottili (PM10). «Le azioni delle nuove disposizioni regionali stabiliscono una estensione territoriale delle misure strutturali e temporanee senza distinzione tra dove si sono registrati superamenti dei valori di qualità dell’aria e dove no – illustrano da Palazzo Levi – tutti i Comuni appartenenti all’agglomerato di Torino, alla zona di pianura e a quella di collina (per un totale di 947 Comuni contro i 37 attuali) devono attuare le misure inerenti al riscaldamento e all’agricoltura, mentre nei Comuni di queste stesse aree che hanno più di 10mila abitanti valgono anche le misure relative al traffico (per un totale di 76 Comuni, dei quali 43 nel solo territorio della Città Metropolitana di Torino)».
Variazioni anche per l’estensione temporale: le nuove disposizioni saranno valide dal 15 settembre al 15 aprile, invece che dal 1° ottobre al 31 marzo, estendendo di un mese la validità delle misure “invernali”. Ci sarà anche un nuovo metodo di valutazione del semaforo: invece che attendere un certo numero di effettivi sforamenti del livello di soglia giornaliero, ora i livelli di allerta vengono definiti grazie alle previsioni di superamento delle soglie stabilite, calcolate sulla base di un sistema modellistico integrato di valutazione e previsioni meteo.
«Per ottemperare a quanto previsto dalle azioni a breve termine definite, il Comune di Acqui Terme ha emesso un’ordinanza sindacale sulle misure strutturali e temporanee per il miglioramento della qualità dell’aria – illustra Rolando – limitazioni riguardano: Comparto traffico: blocco totale per tutto l’anno e 24 ore al giorno di tutti i veicoli alimentati a diesel o benzina con omologazione inferiore o pari a Euro 2; blocco totale per tutto l’anno e 24 ore al giorno di tutti i veicoli alimentati a GPL o metano con omologazione inferiore o pari a Euro 1; anticipo al 2023 del blocco strutturale dei veicoli Euro 5; divieto di circolazione tutti i giorni e 24 ore al giorno per il periodo 15 settembre – 15 aprile dei ciclomotori e motocicli pari o inferiori a Euro 1». Comparto riscaldamento: riduzione a 18°C (con tolleranza di 2°C) della temperatura media consentita in tutti gli edifici (abitazioni, esercizi commerciali, edifici pubblici); divieto di utilizzo di generatori di calore domestico alimentati a biomassa legnosa che abbiano prestazioni energetiche ed emissive inferiori alle 5 stelle, se presente un impianto di riscaldamento alternativo. «Nel comparto agricoltura ci sarà il divieto di abbruciamento di materiale vegetale dal 15 settembre al 15 aprile, quello di distribuzione di fertilizzanti, ammendanti e correttivi contenenti azoto». Cambia il “semaforo antismog”, nel quale sono previsti due soli livelli di allerta, l’arancione e il rosso, che vengono attivati non più sul conteggio dei giorni di superamento registrati, ma su una valutazione preventiva effettuata da ARPA grazie all’utilizzo di un sistema di calcolo modellistico. «Il livello di allerta del “semaforo antismog” è consultabile dalla homepage dei siti di Regione Piemonte e ARPA» conclude Rolando.