Passato glorioso, presente decadente: zona Bagni e le “pasquinate”
Lungo la passeggiata due cartelli raccontano storie diverse e contraddittorie
ACQUI TERME – Zona Bagni è la sfida futura della città bollente. Vanto del passato, ha ospitato teste coronate, personalità internazionali, orde di militari e migliaia e migliaia di turisti, prima ad inizio Novecento con il ‘fango d’élite’ e poi negli anni 70/80 con le ‘cure termali di Stato’ accessibili (gratuitamente) per tutti. Chiusi i rubinetti della Sanità pubblica, il declino inesorabile. Interi quartieri (Borgo Roncaggio) in stato di abbandono, si trasformano in rovine; le attività ‘oltre il ponte’ chiudono, i palazzi si svuotano. Oggi anche quelle attrazioni un tempo foraggiate dalla Regione, cessano, in primis le Terme.
Lungo la passeggiata due cartelli raccontano storie diverse e contraddittorie, l’uno pubblico, istituzionale, autoincensante che declama i fasti del passato, l’altro anonimo, del Gruppo cittadini acquesi ‘avviliti’, che a mo’ di pasquinata romane, racconta la triste realtà e sbeffeggia chi da anni si riempie la bocca di termalismo senza però cambiare il destino del quartiere (e della città).