Tutto pronto per il Centro Vaccinale aziendale
Se ne farà carico la Protezione civile. Torielli: "A Bistagno oppure all'ex caserma"
ACQUI TERME – Il Governo comincia a parlare di un nuovo filone vaccinale, quello dedicato ai lavoratori. Dopo le maxi categorie più o meno agée, il governo guarda alle attività produttive ed alle prossime riaperture.
«Il Piano vaccinale aziendale è il prossimo step – spiega Lorenzo Torielli presidente della Protezione civile di Acqui Terme – Le imprese saranno chiamate ad istituire o rivolgersi a Centri vaccinali straordinari per poter vaccinare i propri dipendenti anche al fine della mobilità dei lavoratori sul territorio non solo nazionale».
Due piani correranno parallelamente, quello gestito dall’Asl che scorrerà le classi d’età come fatto finora e quello aziendale che provvederà ad inoculare i vaccini ai lavoratori attivi con più di 18 anni e fino all’età pensionabile.
«La cosa che ci ha spinto a muoverci è una considerazione di ragionevolezza – spiega Torielli – mentre le grandi aziende, immagino la Fiat, con un numero enorme di lavoratori hanno spazi e risorse idonee alla costituzione di centri speciali, le imprese con meno di 50 lavoratori e quelle piccole, magari a conduzione familiare, andranno in contro a non poche difficoltà. Per questo, dopo esserci confrontati con i nostri referenti sanitari, il dottor Tavano in primis e poi con il personale medico ed infermieristico, con l’Ascom ed infine con il dirigente Asl Claudio Sasso, abbiamo deciso di creare un Centro vaccinale a disposizione delle aziende dell’Acquese».
Dove verreste realizzato? «L’idea è quella di utilizzare strutture già idonee, quindi siamo in contatto con l’amministrazione comunale del sindaco Vallegra per l’uso della palestra di Bistagno, oppure abbiamo pensato ai nostri locali della Casermetta ‘Gorizia’ già valutati idonei all’epoca dell’istituzione dell’hub distrettuale e poi superati dal Movicentro perché più grande».
Assicura Torielli che le aziende non sosterranno costi. «Il vaccino verrà messo a disposizione dall’Asl e noi penseremo al resto. Grazie alla collaborazione dell’Ascom cominciamo a ricevere le prime segnalazioni. La procedura speciale potrebbe dare un’accelerazione non indifferente alla campagna vaccinale e con l’estate alle porte e la ‘carta verde’ come condizione per la mobilità, potrebbe essere la soluzione per, almeno a livello locale, non bloccare il tessuto produttivo e tornare ad un minimo di normalità».