A cento anni dalla morte il ricordo di Angela Casagrande
L'Anpi acquese commemora la giovane che il 20 aprile del 1921 fu vittima della violenza fascista
ACQUI TERME – È stata la prima di una lunga lista, la prima vittima acquese del regime e della repressione fascista. Angela Casagrande ha solo 27 anni quando il 20 aprile del 1921, mentre è a passeggio con un’amica, viene colpita mortalmente durante una sparatoria provocata dai fascisti, vittima innocente di un clima di terrore che già aveva preso piede in Italia. Ricoverata in ospedale, vi rimane agonizzante per un giorno e mezzo, spirando la mattina del 22 aprile. Cinque mesi dopo, l’allora Consiglio Comunale le intitola una via (ancora oggi nella toponomastica della città), ma un anno dopo con la vittoria della lista presentata dal partito fascista il nuovo Consiglio Comunale muta la denominazione con quella di «via Santa Caterina». Solo dopo la Liberazione, nell’ottobre del 1946 la Giunta Comunale ripristina la precedente denominazione.
Domani, a partire dalle 17, a cento anni dalla sua morte, la sezione Anpi Pietro Minetti “Mancini” di Acqui – in collaborazione con lo storico Lionello Archetti Maestri – ricorderà Angela Casagrande con due atti simbolici: il primo alle 17 in piazza dell’Addolorata, dove si svolsero i fatti; il secondo a seguire, deponendo un omaggio floreale al bassorilievo posto all’inizio della via a Lei dedicata. Le iniziative si svolgeranno in sicurezza e rispetto delle normative anti pandemia.