Acqui, Casale e Ovada all’Anci: “Si confermino sgravi sul suolo pubblico”
"Misura che lo scorso anno ha contribuito a dare ossigeno agli operatori economici"
ACQUI TERME – I sindaci di Acqui Terme, Casale Monferrato e Ovada hanno scritto all’Anci Piemonte, nella persona del Presidente Andrea Corsaro. «Durante l’emergenza pandemica tutti gli operatori economici delle nostre zone e d’Italia sono stati duramente colpiti, da grandi perdite di fatturato e da forte incertezza che, ancora oggi, non permette loro di programmare il proprio futuro – si legge nella missiva di Lorenzo Lucchini, Federico Riboldi e Paolo Giuseppe Lantero – Negli ultimi mesi sono stati soprattutto i pubblici esercizi a vivere la situazione più difficile e ad avere le più significative riduzione di fatturato con continue chiusure ed aperture a singhiozzo. La scorsa estate questi attori del mondo economico, hanno vissuto una fase di relativa normalità con la possibilità di lavorare rispettando i severi protocolli sanitari al fine di assicurare la massima sicurezza e serietà».
Si parla di fiscalità: «Una delle misure che lo scorso anno ha contribuito a dare ossigeno a questo settore, ha riguardato lo sgravio di una tassa comunale regolata però a livello nazionale, ci riferiamo all’occupazione suolo pubblico – hanno spiegato – Questa misura resa possibile da una norma del decreto rilancio è stata fondamentale per la sussistenza di tutto il settore dei pubblici esercizi. Riteniamo fondamentale che sia difesa e confermata la misura anche per gli anni 2021 e 2022, al fine di poter aiutare concretamente i nostri bar e ristoranti, che non rappresentano solamente una risorsa dal punto di vista economico ma anche e soprattutto identitario».
Tutti uniti per le categorie produttive: «L’identità del nostro territorio passa anche dai saperi e dalle capacità dei nostri ristoratori e di tutta la filiera che essi rappresentano: agricoltura, enologia e tanti altri lavoratori che contribuiscono ogni giorno a rendere grande il Monferrato».