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    Spettacolo
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    Lucia Camussi  
    22 Febbraio 2021
    ore
    16:10 Logo Newsguard
    La manifestazione

    Spettacolo e Cultura, lavoratori in piazza a Torino e in tutta Italia

    A un anno esatto dal blocco degli eventi, a dominare è "l'assenza totale di prospettive"

    TORINO – Profonda precarietà, disoccupazione, assenza totale di prospettive. Questa la situazione per i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo che, ad un anno esatto dal blocco totale degli eventi del vivo, si sono organizzati attraverso reti sul territorio e scendono in piazza per protestare. Domani, martedì 23 febbraio, oltre alla piazza torinese che ospita il teatro Carignano, si aggiungeranno venti piazze in tutta Italia: Milano, Cremona, Brescia, Padova, Trento, Trieste, Genova, Piacenza, Bologna, Rimini, Livorno, Macerata, Ancona, Bari, Cosenza, Reggio Calabria, Catania, Palermo, Napoli. Alle 15.30 si unirà anche a Roma, con i lavoratori che si ritroveranno sotto Montecitorio.

    Le richieste del mondo dello spettacolo e della cultura sono puntuali: “sblocco immediato e conseguente erogazione dei ristori rimasti in sospeso durante queste settimane di instabilità governativa; tempestiva convocazione di un tavolo interministeriale che coinvolga lavoratrici e lavoratori del settore spettacolo e cultura, al quale siedano ministero del Lavoro, ministero dello Sviluppo Economico e ministero dei Beni e delle Attività Culturali; attuazione di una ormai necessaria riforma strutturale, formale e fattuale, del settore che tuteli realmente non solo grandi enti e grandi aziende ma anche e soprattutto lavoratrici e lavoratori; progettazione e realizzazione di tutte le misure, economiche e non, relative ai protocolli di sicurezza, necessarie a garantire una vera e totale ripartenza del settore; concretizzazione di provvedimenti finalizzati al finanziamento e al sostegno delle piccole e medie realtà che si occupano di spettacolo e di cultura, che ad un anno dal blocco del pubblico spettacolo rischiano di chiudere e di non poter più compiere il loro fondamentale ruolo legato alla cultura di prossimità su tutto il territorio del nostro Paese”.

    La manifestazione del 5 dicembre 2020 (Foto Emanuele Basile)

    Tra le 80 realtà che hanno voluto e appoggiano la mobilitazione di domani c’è anche il coordinamento lavoratrici e lavoratori dello Spettacolo Piemonte, rappresentato da Elio Balbo, tecnico luci di Alessandria. “L’appuntamento per domani è alle 16 in piazza Carignano. Incassiamo la solidarietà dei lavoratori del teatro che ci permetteranno di entrare in maniera simbolica”. È il tecnico audio di Alessandria Nicolò Libener a fare il punto della situazione: per tutti gli addetti del settore, si è verificato “un pesante cambiamento in negativo di quella che è la nostra condizione, che sappiamo già essere precaria. La crisi, prima sanitaria e poi economica, ha evidenziato le nostre problematiche e le ha rese trasparenti a tutti e tutte”. 

    Durante la conferenza stampa di oggi, è stata ricordata anche la tragica vicenda di Omar Rizzato, imprenditore veneto specializzato nell’allestimento audio, video e di illuminazione per concerti ed eventi, che sabato si è tolto la vita. “Dobbiamo avere rispetto delle persone e smetterla di chiacchierare – è l’appello delle maestranze dello spettacolo del Veneto – Ci sono spese fisse da affrontare ed è necessario riprogrammare i ristori e una vera ripartenza. Domani ricorderemo Omar in piazza”.

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