Pd acquese: “Affidamento incarichi, un pasticcio dietro l’altro”
Annullata in autotutela la delibera sul recupero della casermetta
ACQUI TERME – La sezione acquese del Partito Democratico interviene su quello che reputa un ‘pasticcio alla Cinque stelle’: «Abbiamo letto con piacere la determina di annullamento parziale in autotutela di conferimento incarico di progettazione per la riqualificazione della casermetta di piazza Facelli (ex caserma) – premettono – La determina inizia con la presa d’atto della nota del Consigliere Carlo De Lorenzi, capogruppo di “Centro Sinistra per Acqui Terme”, con la quale veniva sollevata la legittimità dell’atto di affidamento dell’incarico predetto relativamente al limite/soglia entro il quale si possono fare affidamenti diretti, ovvero senza gara/comparazione di più offerte. La determina dà atto che l’errore, ammesso, è dovuto alla fretta di dover procedere con urgenza».
Pur riconoscendo al Dirigente l’attenuante dell’aver rimediato all’errore, i ‘dem’ focalizzano l’attenzione su altre questioni. «La lettera del “pedante” consigliere De Lorenzi, come è stato definito dai 5 Stelle in un intervento, che ha sollevato la questione di legittimità, mette in luce un modo di agire da parte dell’Amministrazione poco trasparente – accusano – Non è la prima volta che viene sollevata la questione del rispetto delle norme e delle indicazioni dell’Autorità Nazionale Anticorruzione che regolano gli afidamenti di evidenza pubblica. Ci stupisce che proprio un’Amministrazione espressa dal Movimento 5 Stelle non agisca in modo trasparente ed imparziale, sì, anche imparziale, poiché gli affidamenti diretti possono (dovrebbero) essere preceduti da formali inviti a partecipare a più interlocutori per poter, almeno, fare una comparazione di più proposte. È questione di correttezza ma anche di contenuto».
Infine un richiamo alle regole del gioco: «L’Amministrazione pubblica non è solo la maggioranza di un Consiglio ma il Consiglio nel suo complesso che, nel confronto, ricerca le migliori soluzioni in uno scambio di idee e proposte, ciò senza togliere le prerogative della maggioranza».