Centro di Ascolto: con il Covid quasi il 20% in più di aiuti alimentari
Da questa settimana 'Emporio solidale' disponibile anche per le famiglie segnalate dal Comune
ACQUI TERME – L’Emporio solidale è attivo dallo scorso luglio ma da quasi vent’anni Centro di Ascolto Onlus offre sostegno abitativo, economico e psicologico ai soggetti più fragili e alle famiglie acquesi in condizioni di indigenza. «La necessità di superare il mero assistenzialismo – spiega Maria Grazia Rota, presidente del centro fondato nel 2001 da Giovanni Peola e don Franco Cresto, scomparso la scorsa estate – ha portato all’idea di dare vita a un luogo in cui l’utente si sentisse libero di scegliere i prodotti alimentati e di prima necessità in base ai propri bisogni. Attraverso un sistema di rete sinergico tra Asca, Centro di Ascolto, Caritas, Impressioni Grafiche e il sostegno della Fondazione San Paolo è nato quindi l’Emporio solidale».
Il nuovo spazio allestito in via Nizza è un vero e proprio negozio riservato agli utenti del Centro. Ad ogni prodotto, però, non viene associato un valore in denaro bensì un determinato punteggio che di volta in volta viene sottratto al punteggio accumulato da ogni utente. Le derrate alimentari erogate dall’Emporio provengono al 60% dal Banco Alimentare, «attraverso la piattaforma SIFead, mentre il restante 40% deriva dalle donazioni di privati o supermercati, dalle collaborazioni con la Caritas, e da acquisti diretti sul mercato».
Con l’insorgere della pandemia, inevitabilmente, gli aiuti e i servizi offerti dal Centro di Ascolto sono cresciuti in maniera considerevole in relazione all’aumento dei bisogni della popolazione. «Nei mesi da aprile a giugno – sottolinea la Rota – abbiamo consegnato le borse alimentari con l’aiuto del Comune e della Protezione civile, poi da luglio hanno preso il via gli accessi al nuovo Emporio».
I numeri non fanno che confermare il crescente bisogno di assistenza e l’aumento delle situazioni di disagio economico. Nel 2019, infatti, i nuclei famigliari iscritti al Centro di Ascolto erano 180, a fine 2020 sono saliti a 253. Da gennaio a ottobre 2019 erano state distribuite 1710 borse alimentari, mentre nello stesso periodo nell’anno appena trascorso, tra borse alimentari e numero di accessi all’Emporio solidale, si è registrato un incremento di quasi il 20% (2028) degli aiuti alimentari erogati.
«Da ieri (lunedì 11) – continua Maria Grazia Rota – l’Emporio è a disposizione anche per le famiglie segnalate dal Comune. Ad oggi sono pervenute 85 domande, pensiamo però che ne perverranno dall’Ufficio assistenza di Palazzo Levi ancora una quarantina. Per questi utenti il Comune provvederà a rifornire l’Emporio delle merci necessarie».
Di recente, la Fondazione Aurora ha lanciato una campagna #riempilemporio che si è chiusa il 31 dicembre per l’acquisto di generi alimentari e beni di prima necessità da destinare all’Emporio. Martedì 29 dicembre, invece, l’eurodeputata Tiziana Beghin ha fatto visito al centro acquese in occasione della consegna da parte di Esselunga di un carico di alimenti acquistato con i fondi messi a disposizione dal Parlamento Europeo.