Sasso: «Poliambulatorio? Servizio al territorio con i medici dell’Usca»
Intervista al direttore del Distretto Asl di Acqui e Ovada
ACQUI TERME – Con l’insorgere della seconda ondata epidemica i sindaci dell’Acquese hanno sin da subito chiesto all’Azienda Sanitaria interventi efficaci per alleviare il carico di lavoro ai medici e agli infermieri dei locali nosocomi. Il Distretto Asl di Acqui e Ovada diretto dal dottor Claudio Sasso nelle ultime settimane ha accolto le istanze delle amministrazioni comunali disponendo provvedimenti mirati. Al ‘Monsignor Galliano’ l’ultimo di questi interventi si è concretizzato nell’allestimento di un container (fornito dalla Protezione Civile) nel piazzale dell’ospedale che farà da poliambulatorio funzionale per i pazienti contagiati curati a domicilio.
Dottor Sasso, ci spieghi a cosa servirà il poliambulatorio e quali servizi fornirà.
Il modulo prefabbricato funzionerà come ambulatorio per i medici dell’Usca, simile a quelli già in funzione a Tortona e Alessandria. Lo scopo è fornire un servizio più completo ai pazienti con diagnosi accertata o sospetta di infezione da Sars Cov-2 presi in carico dall’Usca a domicilio. Il nuovo presidio (installato domenica 20, ndr) è stato predisposto dall’Asl e sarà gestito in collaborazione con la Protezione Civile, che si occuperà della parte logistica legata agli accessi dei pazienti, i quali saranno ricevuti con visite programmate su appuntamento.
Insomma, non sarà un semplice hotspot per i tamponi…
Assolutamente no. Oltre ai tamponi, infatti, verranno effettuati prelievi del sangue, elettrocardiogrammi e tutti gli accertamenti diagnostici necessari a controllare il decorso della malattia, come ad esempio il monitoraggio della saturazione ed eventuale Ega (emogasanalisi) oltre all’attivazione di un percorso preferenziale con invio diretto in Radiologia per eseguire RX torace/TAC torace.
Negli ultimi due mesi tra l’Azienda Sanitaria e i sindaci dell’Acquese si sono tenuti diversi confronti. Le amministrazioni chiedevano provvedimenti in grado di migliorare il servizio sul territorio.
Con i sindaci del territorio nelle ultime settimane c’è stato un confronto molto intenso e proficuo. Le varie amministrazioni si sono dimostrate molto attente ai bisogni dei propri cittadini, e questo, ovviamente, non può che farci piacere. Le loro preoccupazioni erano del tutto comprensibili e da parte nostra è stato fatto il possibile per soddisfare le loro istanze. Ad ogni modo, continueremo a dialogare con i sindaci per monitorare insieme la situazione nell’interesse dei cittadini.
Gli esperti ci dicono che nei prossimi due-tre mesi è probabile che la curva dei contagi torni a salire. Fortunatamente, sono in arrivo le prime dosi del vaccino della Pfizer…
Il mio invito è quello di mantenere la massima prudenza anche nei mesi a venire, perché i numeri restano ancora alti. Molto dipenderà da noi cittadini, che siamo chiamati alla massima attenzione e a osservare tutte le precauzioni del caso indossando sempre le mascherine nel modo corretto e igienizzando spesso le mani, in particolare nei luoghi pubblici. Il 27 dicembre arriveranno in Italia le prime dosi di vaccino, in prima battuta riservate a medici, infermieri, volontari della Croce Rossa e della Croce Verde, agli operatori delle Rsa e ai loro ospiti. Il vaccino, comunque, non sarà obbligatorio ma su base volontaria.