Rapetto per il 2022? «Percorso in salita, ma che può dare soddisfazioni»
Il generale della GdF ribadisce l'intenzione di formare una squadra per le prossime Comunali
ACQUI TERME – Lo aveva preannunciato già diverse settimane fa sul gruppo Facebook ‘Sei di Acqui se…’ raccogliendo ampi consensi e decine di commenti entusiasti. Ora il generale della Guardia di Finanza (in congedo dal 2012) Umberto Rapetto non “lascia” ma, anzi, ribadisce. La sua intenzione è proprio quella di formare «una squadra per il prossimo appuntamento alle urne». «I tanti commenti al mio primo post sono un segnale importante per una città la cui gente crede – nonostante tutto – ci possa essere un domani, una prospettiva, un cambiamento, una rivincita collettiva, una rinascita» ha scritto oggi Rapetto sulla pagina che raccoglie i post e i pensieri dei cittadini termali.
Classe ’59, acquese doc, Umberto Rapetto è un grande esperto di cybersicurezza, noto a livello nazionale per le sue innumerevoli consulenze nel corso di inchieste di rilevanza anche internazionale (nel 2001 ha diretto le indagini che hanno portato alla condanna dei cracker protagonisti di attacchi web a danno del Pentagono e della NASA). Docente universitario e autore di decine di saggi su sicurezza, privacy, criminalità e frodi in ambito informatico, ha collaborato e collabora tuttora con le più importanti testate nazionali pubblicando articoli e curando rubriche di settore.
«C’è chi ha detto che ognuno deve fare il proprio mestiere – ha proseguito il generale – e che certe cose vanno lasciate ai politici, chi ha pensato che io sia un rincoglionito ipnotizzato da “ricordi melensi” oppure un disperato che cerca “rimedio alla nostalgia” e aggiunge “Smettiamola di dire scemenze”, chi ricordando Totò e Peppino e il loro “Dove dobbiamo andare per andare dove vogliamo andare” ha scritto “L’Acqui di quando lei era piccolo ha portato all’Acqui di adesso… Dovrebbe ambire a qualcosa di più…che sta più avanti non più indietro…”, chi ha voluto mortificare il precedente e ha subito ribattuto “Buttare il pensiero oltre il presente e guardando il passato”…. Tanti altri, invece, hanno provato ad immaginare che forse si può fare qualcosa di buono e che vale la pena cominciare a ragionarci. C’è parecchio da fare, forse troppo, ma si ha il vantaggio di avere tempo per esaminare la situazione (oggettivamente non entusiasmante), analizzare le criticità (che purtroppo non mancano), individuare gli obiettivi principali (non tutti necessariamente scontati), stabilire le priorità, identificare chi-può-fare-cosa, raccogliere idee e contributi da tutti, definire dettagliatamente i programmi di attuazione, fissare i traguardi, spiegare man mano cosa succede nella massima trasparenza, coinvolgere la collettività per arrivare davvero ad ogni singola meta. Non fare niente per qualcuno, ma fare qualcosa per tutti. Un percorso in salita, pieno di sacrifici ma che può essere altrettanto ricco di soddisfazioni. L’alternativa è sopportare l’odierna condizione comatosa, impassibili dinanzi ad un inevitabile peggioramento in linea con il declino in corso».
Insomma, da qui alle Comunali del 2022 manca ancora parecchio, ma l’impressione è che i prossimi candidati che le varie coalizioni politiche presenteranno per la corsa a Palazzo Levi dovranno vedersela con un avversario di tutto rispetto, un “outsider civico” in grado di riscuotere consensi trasversali sia a destra che a sinistra.