“Senza aiuti la metà delle società sportive è a rischio”
Generic, Sport
Mimma Caligaris  
4 Dicembre 2020
ore
16:01 Logo Newsguard
L'iniziativa

“Senza aiuti la metà delle società sportive è a rischio”

Il documento di 245 club della serie C del calcio e di basket e volley

ALESSANDRIA – “Sarà il Natale più buio dello sport italiano”. Il grido di allarme arriva da 245 club di Lega Pro,  Lega basket Serie A,  Lega Nazionale Pallacanestro, Lega volley maschile e Lega pallavolo femminile, le realtà che hanno creato nei mesi scorsi il Comitato 4.0. “In altre nazioni lo sport del territorio ha avuto aiuto concreti: è successo in Germania, in Francia, in Gran Bretagna. In Europa, dove  è stato riconosciuto lo stato di sofferenza delle società sportive che, svolgendo un’impareggiabile funzione sociale, stanno portando avanti i propri campionati tra crescenti difficoltà economiche che ne mettono seriamente a rischio ormai la stessa sopravvivenza. Purtroppo in Italia tutto questo non è accaduto”.

In una lunga riunione è stato elaborato un documento per sollecitare il governo, perché molti sodalizi sono a forte rischio di sopravvivenza. “Tra costi sanitari aggiuntivi per tamponi e “bolle” e mancati ricavi da botteghino a causa della prolungata chiusura di stadi e palazzetti, che potrebbe anche protarsi per l’intera stagione, decine di club rischiano di dover chiudere i battenti, mandando in rovina patrimoni sportivi, sociali e territoriali costruiti in decenni di attività”.

Il Comitato 4.0 aveva già inviato ai ministri Spadafora (sport) e Gualtieri (finanze) e ad alcuni parlamentari un pacchetto di proposte. “Chiediamo alleggerimento fiscale, un fondo perduto per far fronte alle spese sanitarie, finanziamenti erogati dall’Istituto per il Credito Sportivo garantiti a livello centrale per le esigenze di liquidità”. Ora i club “si appellano al governo perché venga concessa il prima possibile una qualche forma di ristoro“.

Una legge che riconosce un credito d’imposta del 50 per cento  sulle sponsorizzazioni è stata varata, ma manca il decreto attuativo per definire alcune incertezze interpretative, determinando una impasse che sta depotenziandol’efficacia dell’intervento normativo, di fatto vanificato. “Nella stagione sportiva 2020/2021 – sottolinano i club – i ricavi da sponsorizzazione si sono ridotti di almeno un terzo rispetto alla precedente”. 

Metà dei club a rischio

Il comitato 4.0 ha accolto le istanze di club e quantificato perdite e aiuti necessari. “Il fabbisogno medio pari al 42% dei ricavi della stagione sportiva 18/19, con una media di 623 mila euro a testa. Finora solo un terzo della platea ha ricevuto un sostegno statale per fronteggiare la crisi Covid-19. Ma l’ammontare medio di questi aiuti, per i club che li hanno ricevuti, copre appena il 14% di questo fabbisogno”.

L’intervento sollecitato deve essere tempestivo, “la metà dei club stima di non poter resistere oltre gennaio con risorse proprie. Per 8 club su 10 sarebbe utilissimo perciò un finanziamento garantito dallo Stato. L’indagine ha evidenziato che  sono 77 i club, un terzo degli appartenenti delle leghe, che in assenza di un finanziamento con garanzia dello stato probabilmente non si iscriveranno alla prossima stagione sportiva”.

E’ nata anche una campagna, che è la battaglia delle società e del Comitato 4.0. Con un hashtag #salviamolosport. “A rischio ci sono migliaia di posti di lavoro tra atleti e componenti dello staff così come il ruolo sociale svolto sul territorio dai club, soprattutto a beneficio dei più giovani. Rischia di venir meno il gettito fiscale di circa 23 milioni di euro generato dalle attività di queste aziende sportive”.

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