Verso Natale, i nuovi obblighi
Restrizioni e concessioni. Il premier predica cautela
ALESSANDRIA – Il premier Giuseppe Conte, poco fa, ha tenuto una conferenza stampa per spiegare il nuovo Dpcm. “Il sistema delle regioni colorate è efficace – ha detto il primo ministro – Le misure che adottiamo sono proporzionate al livello di rischio effettivo dei territorio. In un mese è stata piegata la curva dei contagi. Ora l’Rt è 0,91 e sono calati gli accessi al pronto soccorso e i ricoveri nelle terapie intensive. Per le festività natalizie, tutte le regioni saranno gialle. Stiamo evitando un lockdown generalizzato che sarebbe stato penalizzante per il Paese. Ma c’è un aspetto che non ci permette di abbassare la guardia: non possiamo affrontare le misure per le aree gialle nelle festività natalizie, quindi ci saranno ulteriori restrizioni fra 21 dicembre e 6 gennaio, perché dobbiamo scongiurare il rischio di una terza ondata”.
In sintesi.
Spostamenti: dal 21 dicembre, vietati gli spostamenti da una regione all’altra, anche per le seconde case. Nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio, sono vietati anche gli spostamenti da un comune all’altro. Dalle ore 22 alle 5 del mattino, non si può uscire (a Capodanno fino alle 7), ma ci si può spostare per ragioni di salute e necessità. E’ sempre consentito il rientro nel comune di residenza, questo permetterà, ad esempio, il ricongiungimento di coppie distanti per lavoro ma che con frequenza stanno assieme.
Viaggi: chi va all’estero, al rientro deve sottoporsi alla quarantena. Idem i turisti stranieri che arriveranno in Italia. Gli impianti da sci saranno chiusi dal 4 dicembre al 6 gennaio; dal 21 sono sospese le crociere.
Scuola: il 7 gennaio riprenderà l’attività in presenza per le superiori di secondo grado.
Bar e ristoranti: in area gialla sono sempre aperti a pranzo (anche a Natale), nelle zone rosse e arancioni dal 5 al 22 consentito solo l’asporto (sempre possibile, però, la consegna a domicilio).
Cene in casa e veglioni. Ha detto Conte: “Non possiamo entrare nelle case e imporre limitazioni, ma diamo solo una forte raccomandazione: non ricevete persone non conviventi, la cautela è essenziale per noi e per i nostri cari”.
Alberghi: saranno aperti, ma il 31 sera non saranno possibili cene (solo servizio in camera).
Negozi: da 4 dicembre al 6 gennaio, i negozi possono stare aperti fino alle 21; nei festivi e prefestivi chiusi i centri commerciali (a parte alimentari, edicole, farmacie ecc.).