Il Pd replica a Sasso: “Attacchi personali e scarsa condivisione”
La sezione acquese rivendica un confronto senza preconcetti
ACQUI TERME – «Ci hanno molto colpito le lettere dell’assessore Sasso e del gruppo consiliare 5 stelle che, loro si sono veramente “piccati” e rispondono al nostro capogruppo in Consiglio Comunale con una serie di attacchi, quelli si personali, che stravolgono quella che è stata la realtà del rapporto tra maggioranza ed opposizione del PD in questi anni – lamentano i piddini della sezione acquese – L’opposizione dei nostri Consiglieri, sempre presenti nelle Commissioni e nelle sedute Consiliari, supportata dal partito è sempre stata, soprattutto in questo periodo, pacata e costruttiva».
Atteggiamento positivo e propositivo da parte di Carlo De Lorenzi e Milietta Garbarino per l’emergenza sanitaria che avrebbero sempre fornito supporto al sindaco, in commissione e in Consiglio. «Ma non solo: la proposta del fondo di comunità per imprese e famiglie è stata una proposta dei nostri consiglieri – tengono a precisare – Un supporto alla maggioranza, anche tecnico, c’è stato sul progetto delle piste ciclabili e sull’esame di tutti i regolamenti comunali sui quali il nostro capogruppo ha lavorato con la maggioranza per arrivare quando possibile a una condivisione e ad un voto unanime in consiglio».
L’elenco è dettagliato: la consigliera Garbarino avrebbe dato un apporto nelle riunioni di Commissione sulle politiche sociali ragionando sull’ipotesi della chiusura o la privatizzazione dell’Asilo Nido. Su temi delicati come Avim e Terme il Gruppo consiliare non avrebbe manifestato posizioni preconcette.
«Certamente il gruppo Consigliare 5 stelle “deve difendere” il suo assessore all’urbanistica, ma la risposta dell’assessore Sasso ci è sembrata intrisa di “personalismi” e non solo negli attacchi al nostro capogruppo – piccano i piddini – Sicuramente l’assessore svolge il suo ruolo “con una visione molto ampia” da vero “urbanista” e ritiene, giustamente, che “una progettualità efficace debba essere sintesi di una pianificazione globale espressione di una visione urbanistica vincente e nuova”. Peccato che di questa visione e di questa progettualità non abbia in alcun modo mai coinvolto veramente e reso partecipe la città e i cittadini, facendo un po’ cadere dall’alto le sue scelte».
Senza condivisione con chi vive la ‘struttura urbana’ si rischia, secondo il Pd di compiere atti inopportuni, e «vedersi attribuiti scopi diversi dalla funzione pubblica cui si è chiamati, quali ad esempio il rafforzare rapporti professionali o amicali – evidenziano – Ottima cosa il libro dei progetti degli studenti di Genova ma, se l’Assessore ne è uno dei curatori, farne acquistare un certo numero di copie dal Comune è legittimo ma sicuramente almeno inopportuno. Spiace soprattutto che “evitare in politica i conflitti di interesse e amministrare per tutti i cittadini “, che era uno dei valori portanti positivi del Movimento 5 Stelle, non sia considerato più il criterio principale sul qual basare la azione politica nella nostra città».