“Made in Italy” offre 12 milioni per il rilancio delle Terme Militari
In ballo anche l'acquisizione anche delle quote delle Terme di Acqui s.p.a. del Comune
ACQUI TERME – C’è un’offerta per le Terme Militari, una di quelle che – sulla carta – fanno ben sperare per il rilancio del comparto termale e di tutta la città. Made in Italy Investimenti ha infatti consegnato ufficialmente una manifestazione di interesse per acquisire lo stabilimento e riportarlo in tempi brevi ai fasti di un tempo.
L’INVESTIMENTO
La società della famiglia Baldini di cui è amministratore delegato l’acquese Andrea Bruzzone ha offerto circa 12 milioni e 100 mila euro. Se l’offerta – pare comunque l’unica – venisse accettata è intenzione della Made in Italy iniziare subito ad aprire un cantiere sulla piscina. Terme e ricerca in campo sanitario: il piano di Bruzzone è di riattivare parallelamente la struttura termale (“ma di alta gamma”) con un ramo di ricerca sanitaria e cosmetica.
Made in Italy Investimenti aveva inoltre già incontrato il sindaco Lorenzo Lucchini prospettandogli l’acquisizione anche delle quote delle Terme di Acqui s.p.a. del Comune (circa il 15 per cento), già messe in vendita per 3,2 milioni. Anche quel bando, però, era andato deserto. Bruzzone potrebbe essere invece interessato.