Quando si potrà, matrimoni nelle sale di Palazzo Levi: ecco le tariffe
L’amministrazione fissa i prezzi per l’affitto delle stanze pubbliche
ACQUI TERME – Certo l’emergenza epidemiologica non fa venire tanta voglia di contrarre matrimonio (nella speranza di non contrarre anche il Covid); poi vari Dpcm anti-contagio hanno vietato di declamare il proprio sì davanti al prete o al sindaco promettendosi amore eterno (finché dura). L’amministrazione del sindaco Lorenzo Lucchini ha comunque pensato alla ripresa delle cerimonie mettendo a disposizione di matrimoni e unioni civili gli spazi comunali. In estate erano andati in scena quelli all’aperto. Con le temperature che scendono si è invece pensato alle sale comunali disciplinando un mercuriale dettagliato per la disponibilità in affitto.
La delibera n. 210 del 29 ottobre prevede la locazione della Sala dei Ritratti per massimo 8 persone al prezzo di 50 euro se i nubendi sono residenti, 150 se ‘forestieri’. La Sala del Consiglio, dalla capienza di 30 persone, può essere concessa agli acquesi al prezzo speciale di 200 euro, 300 per gli altri. Qui si potranno occupare sia la platea, sia gli scranni. Infine il dirimpettaio Palazzo Robellini, concesso in locazione a patto della presenza di un addetto alla sicurezza, ammetterà al massimo 20 persone. Anche qui, 200 euro per i residenti, 300 per chi abita extra moenia. A Palazzo Levi (quando sarà di nuovo possibile) ci si potrà sposare dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 12.30; al Robellini stesso orario ma non il sabato e la domenica.