«Come faccio a scegliere il nuovo medico se non è nell’elenco?»
Ada deve cambiare medico di fiducia, ma nell'elenco online manca un nominativo
MONTALDO BORMIDA – La professoressa Ada Nagrippi non ci sta, «non ci sto a passare per sciocca. Segnalo un disservizio da parte dell’Asl e loro mi rispondono che invece è tutto a posto, quando invece è chiaro che non è così. È assurdo, una vergogna». Spieghiamo: la signora Nagrippi vive a Montaldo Bormida, fino alla scorsa estate il medico di base che si prendeva cura dell’anziana mamma di Ada era la dottoressa Esther Parodi, deceduta nel mese di agosto. L’incarico di medico provvisorio viene perciò affidato a un’altra dottoressa.
Il 16 ottobre, però, l’Asl invia una missiva in cui comunica la cessazione dell’incarico affidato al medico provvisorio a seguito dell’inserimento di un nuovo medico titolare definitivo. «Ci fanno quindi sapere che a far data dal 1° novembre avremmo dovuto scegliere il nuovo dottore di fiducia tra quelli iscritti nell’elenco di medicina generale riferito all’ambito territoriale di nostra residenza», ovvero quello che comprende i comuni di Carpeneto, Cassinelle, Cremolino, Molare, Montaldo, Rocca Grimalda e Trisobbio. Nella lettera sono riportati quattro nominativi, tra i quali figura anche il nome del medico al quale la Nagrippi intende affidare le cure della madre 90enne. «Dall’Asl – racconta Ada – ci informano che la scelta del nuovo medico può essere comunicata in vari modi: recandosi ai distretti di Acqui e Ovada oppure, inserendo le credenziali Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale, ndr) tramite il servizio online “Cambio medico di famiglia” sul sito web della Regione». Vista la situazione e volendo evitare spostamenti inutili, Ada sceglie il web: «Peccato che nell’elenco online manchi proprio il nominativo del medico da noi prescelto, e invece, per assurdo, sia ancora presente quello della povera dottoressa Parodi, a ormai tre mesi dalla sua morte». Tramite mail, la professoressa di Montaldo segnala l’anomalia all’Asl, «ma mi rispondono che a loro non risulta alcun disservizio. Siamo alle solite, quando sono loro in errore rimbalzano le responsabilità facendo quasi passare per stupidi noi cittadini».
Nella risposta pervenuta dagli uffici dell’Asl viene anche indicata la possibilità di inviare richiesta scritta via mail, «ma non intendo farlo – afferma la Nagrippi – anche perché in questo modo non potrei stampare il tesserino. Inoltre non è ammissibile che non si possa utilizzare una piattaforma creata proprio facilitare le cose ai cittadini. Al momento, quindi, in piena epidemia, per mia madre un medico di fiducia ancora non c’è».