L’incubo delle prenotazioni per i ‘malati comuni’: l’odissea di Simona
Telefoni che squillano a vuoto, continui "rimbalzi" ed esami sparsi per il Piemonte
ACQUI TERME – La storia di Simona sarebbe comica se non facesse arrabbiare. La battaglia al Covid ha creato protocolli efficaci per affrontare le emergenze, ma ha reso bizantine le procedure per poter accedere alla Sanità se si è affetti da patologie comuni.
«Il medico di famiglia mi ha prescritto un esame alla mano – racconta – Ho difficoltà a muoverla e a trattenere gli oggetti, così mi è stata fatta l’impegnativa per sottopormi ad accertamenti. Mi sono recata all’Ospedale di Acqui ma non mi è stato consentito di raggiungere il Cup». «Si entra solo se ha un appuntamento prenotato» è stata l’intimazione di alcuni volontari della Misericordia che ligi le hanno misurato la temperatura. «Come faccio a prenotare se non entro?» la giusta obiezione della paziente. «Può farlo attraverso il servizio del Cup telefonico» e le hanno consegnato un foglietto con due numeri.
Sul modulo ci sono due utenze telefoniche. «Ho provato a contattare entrambe – continua l’intervistata – Squillava a vuoto per minuti, poi cadeva la linea». Ormai non c’è più tempo per tornare a chiedere spiegazioni al banchetto dei volontari. Simona rientra a lavoro rinviando un nuovo tentativo al giorno successivo dato che il call center regionale è operativo fino alle ore 16.
Il mattino seguente Simona si ripresenta all’Ospedale ed ancora una volta incontra l’ ‘alt’ dei volontari. «Non risponde nessuno a questi numeri» lamenta. «Non è la prima che ce lo dice – ammettono gli attendenti – Sono entrambi ancora attivi, glielo assicuro. Però provi a quest’altro» e le scrive con una biro un terzo numero verde.
Stavolta risponde la voce automatica del centro prenotazioni regionale che registrati i dati la mette in attesa: «Lei è il 16esimo utente». Dopo 25 minuti finalmente una voce umana con cui parlare. «La prima visita disponibile è il 29 ottobre a Torino Lingotto; per l’accertamento invece dovrà andare ad Orbassano il 12 novembre. Se poi vuole farlo in provincia di Alessandria se ne parla per il 21 aprile 2021». Meno male che non era urgente.