Porte chiuse anche per i dilettanti?
Il presidente regionale Mossino sollecita un provvedimento della Regione per l'apertura al pubblico
TORINO – Anche i dilettanti senza pubblico come i professionisti? Questo è quanto emerge dai chiarimenti sui protocolli che la Figc ha pubblicato oggi. E il presidente regionale Cristian Mossino sa bene cosa significa negare alle società la presenza e l’apporto dei tifosi nelle gare di campionato e Coppa Italia. Nel primo turno, domenica scorsa, gli spettatori hanno seguito i primi impegni ufficiali, nel limite della capienza degli impianti rispettando il distanziamento, ma già fra tre giorni non sarà più possiible, se non interverranno delibere di altro contenuto.
Per provare a cambiare la situazione Mossino ha incontrato l’assessore regionale allo sport, Fabrizio Ricca, proprio per sollecitare un provvedimento della Regione che permetta l’accesso alle persone sugli spalti anche in questa stagione. “Ricca ha capito che una chiusura, magari per molte giornate, come prevista dal decreto ministeriale, avrebbe pesanti ricadute negative per le nostre società e associazioni, anche a livello di settore giovanile. L’assessore si è dimostrato molto sensibile, adesso aspettiamo un provvedimento del governo regionale, che riapra, anche parzialmente, le porte dei nostri impianti. Non abbiamo altra strada percorribile, anche la Federcalcio ha dovuto adeguarsi a una disposizione ministeriale”.
Già domani, venerdì, la situazione potrebbe sbloccarsi, con un interveno della giunta Cirio: dopo aver sfidato il governo centrale sulla misurazione della temperatura, il governatore potrebbe decidere di fare altrettanto per il calcio dilettantistico.