Vendemmia: -20% di manodopera per la raccolta
Negrino: "Pochi gli operai provenienti dall?est. Ci vorranno più giorni"
ALICE BEL COLLE – Manca una settimana all’inizio della vendemmia. La maggior parte delle vigne dell’Acquese sono state graziate dalla grandine della scorse settimane. I grappoli pendono maturi ma chi li raccoglierà? «È un problema che i nostri soci stanno cercando di affrontare – spiega il presidente della Cantina Sociale di Alice Bel Colle, Claudio Negrino – E ormai la vendemmia è alle porte».
La Cantina conta circa un centinaio di soci conferitori, 350 ettari di vigneti, maggiormente coltivati a Moscato, 200 ettari, poi 60 Brachetto, 50 Barbera, la restante parte Dolcetto, Cortese e Chardonnay. «Abbiamo registrato un calo della manodopera del 20 % – quantifica l’intervistato – persone provenienti dall’est (macedoni, bulgari) sono bloccate dalla riduzione della mobilità Covid. Un operaio arrivato dai quei paesi dovrebbe prima fare 15 giorni di quarantena, lavorare 20 giorni per la raccolta, tornare nel paese d’origine e stare in quarantena anche lì. Per questo molti braccianti hanno rinunciato». Anche le cooperative di lavoro vivono la stessa problematica di approvvigionamento della manodopera. Profughi? «Per essere assunti devono essere in regola il permesso di soggiorno e comunque non ce n’è una grande disponibilità – risponde Negrino – C’è chi propone l’uso delle macchine, ma molti dei nostri vigneti non hanno le caratteristiche di linearità ed estensione necessarie. Impiegheremo quindi più tempo sperando nella clemenza del tempo».
Peccato. Proprio quest’anno che il moscato (Asti spumante e ‘tappo raso’) ha registrato una crescita nelle vendite, soprattutto all’estero, particolarmente in Russia, non subendo la flessione Covid.