Istituto Montalcini: tutto pronto. Ma chi pensa agli studenti pendolari?
Sara Caligaris: ‘Investimenti per la didattica integrata’
ACQUI TERME – Non manca poi tanto. Il 14 settembre le scuole superiori dell’Acquese riapriranno i battenti. Abbiamo intervistato Sara Pierfranca Caligaris, dirigente scolastico dell’Istituto ‘Rita Levi Montalcini’. «Sono state stanziate tante risorse e, compatibilmente con la diffusione epidemiologica, le scuole dovrebbero riaprire – premette – L’Istituto ha ricevuto un prestito di 53mila euro grazie al quale ha realizzato un progetto didattico che consentirà agli studenti di assistere alle lezioni in presenza e in sicurezza. Ma non solo». Dal punto di vista architettonico la ‘Montalcini’ è una scuola fortunata. La grandezza delle aule, secondo l’algoritmo regionale, consente ai ragazzi di stare ad un metro tra le ‘rime buccali’ come recita il decreto. Ciononostante sono stati ordinati anche un centinaio di banchi singoli (quelli del Ministro Arcuri), non ancora consegnati. «Supporti che troveranno un ottimo uso anche dopo l’emergenza – precisa Caligaris – Consentiranno un layout più flessibile degli spazi nelle aule».
In primis è una questione logistica. Dirigente e collaboratori hanno dovuto stilare un vero e proprio piano di battaglia analizzando ogni aspetto della vita scolastica. «In ogni aula ci sarà una piantina della disposizione dei banchi – illustra –L’accesso e l’uscita dall’Istituto avverrà (salvo parere contrario dei Vigili del Fuoco) da diverse uscite di sicurezza. L’intervallo sarà scaglionato in tre turni e verrà regolamentato l’utilizzo degli spazi comuni nonché di quello esterno ripartito in aree affidate alla vigilanza dei docenti. Mascherina obbligatoria? Attendiamo direttive dal Comitato Scientifico che ancora non si è espresso in merito».
Al di là della pianificazione ordinaria, la dirigente ha indirizzato gli investimenti soprattutto in materiale informatico: Pc (anche da dare in comodato d’uso), Lim, tavolette grafiche, videoproiettori e potenziamento della Wi-fi. «Strumenti di didattica integrata – precisa – che consentiranno al docente di erogare la lezione in presenza con i ragazzi ed eventualmente a distanza per quelli obbligati a restare a casa».
Nel ‘piano B’ della Caligaris sono contemplati gli studenti ‘fragili’, quelli che per motivi di salute non possono essere esposti al rischio di contagio, quelli messi in quarantena diretta o indiretta, ma anche i pendolari. «Il 60% dei miei studenti raggiunge la scuola con i mezzi pubblici – precisa – Atteso che le disposizioni anti Covid non prevedono la possibilità di trasportare persone in piedi, salvo un potenziamento del servizio, mi aspetto che alcuni di loro avranno serie difficoltà a raggiungere la scuola. La didattica integrata servirà ad non escluderli».