Lucchini revoca le deleghe di Giannetto: «Troppe divergenze»
Visioni diverse anche sulla questione "piscina del golf": «Io voglio andare in fondo, lui minimizza»
ACQUI TERME – Il sindaco Lorenzo Lucchini ha deciso: Maurizio Giannetto non fa più parte della “squadra” amministrativa di Palazzo Levi. Il primo cittadino revocherà nelle prossime ore le deleghe all’assessore con responsabilità di Polizia Locale, Ambiente, Protezione Civile, Tutela Animali, Urp e Trasporti.
Con un comunicato diffuso pochi minuti fa, Lucchini spiega i motivi della sua presa di posizione. Di seguito le precisazioni del Sindaco.
«Ho letto in queste ore un articolo di stampa che cita voci riguardanti la sostituzione di un mio assessore in riferimento alle verifiche che stiamo conducendo nell’area del Golf Club, dove potrebbero aver avuto luogo comportamenti impropri da parte di alcune persone non ancora identificate. Per essere chiaro, confermo che nel tempo si sono appalesate importanti divergenze tra Maurizio Giannetto e questa Amministrazione, che non mi permettono più di mantenere con lui il necessario rapporto fiduciario. Sono grato per quanto fin qui da lui realizzato: si tratta di una persona molto attiva e disponibile con la quale ho lavorato fianco a fianco su molti fronti.
Tuttavia – continua Lorenzo Lucchini – nell’ultimo anno, tra l’Assessore e questa Amministrazione, su numerose questioni non si sono mantenute le giuste convergenze, cosa che va a determinare con mio sommo dispiacere la fine del nostro rapporto politico. Come lui stesso ha affermato in alcune dichiarazioni, infatti, era da tempo che pensava di dimettersi.
Ci sono state discrepanze di opinioni anche sugli ultimi avvenimenti attualmente oggetto di verifiche: mentre per me è doveroso andare a fondo e accertare con esattezza cosa sia accaduto, e cercare in modo preciso ogni responsabilità per non offuscare l’immagine di tutta la Protezione Civile, lui tende a minimizzare il peso dei fatti, non percependo la loro gravità. Io ritengo fermamente e in modo opposto a quanto fa lui che, per fare solo un esempio, l’uso privato della struttura da parte di un non ancora identificato numero di persone (qualcuno ha segnalato addirittura la presunta presenza di bimbi in vasca), in assenza di un assistente ai bagnanti rappresenti una grave violazione alle norme che disciplinano l’uso pubblico delle piscine.
Personalmente non ho intenzione di usare una situazione incresciosa come espediente per sostituire una persona con cui ho trascorso tre anni di esperienza amministrativa. È da tempo che non operiamo più nella stessa direzione e ho bisogno della solidità e dell’unità di intenti del gruppo, elementi indispensabili per amministrare una città. Firmerò il decreto per la revoca delle sue deleghe già nelle prossime ore, ma è indispensabile che sia chiaro il quadro di questa situazione, per non lasciare spazio ad inutili speculazioni politiche».