Bilancio disastroso. Ed è ancora allerta
Il terribile sabato alessandrino. Previsioni preoccupanti per 36 ore
Il terribile sabato alessandrino. Previsioni preoccupanti per 36 ore
ALESSANDRIA – Facciamo i conti e siamo in prossimità del disastro. Consola il fatto che non ci sono stati feriti. E’ già qualcosa in una città di alberi caduti e cornicioni sbriciolati. Ora però ci tocca incrociare le dita: per oggi e domani, la Protezione civile ci impone allerta gialla. Interesserà gran parte della, provincia, con l’esclusione delle valli del Tortonese.
Il maltempo è previsto dalle 18 odierne, con ripresa domattina dopo una breve pausa all’alba.
Intanto, il primo sabato di agosto va in archivio con un bilancio pesante per un’Alessandria che, per tutta la giornata, era affogata in una calura da 35 gradi e più. Poi, a metà serata, le nubi. I lampi che lasciano l’orizzonte per avvicinarsi minacciosi. Bastano pochi minuti di acqua e di vento a tramutare la quiete del sabato in paura.
Sono auto distrutte dai rami e dehor divelti a dirci che, per i ristoratori in timida ripresa dopo l’emergenza Covid, non è proprio tempo di pensare positivo. Vola spazzatura, insieme alle tegole. La nostra fragilità è analoga a quella di una città che si sente di nuovo in balia degli eventi atmosferici. Con la differenza che, se quando si parla di alluvioni, un po’ di colpe ricadono sugli uomini, stavolta non è così. La bomba d’acqua (come da terminologia acquisita) arriva inesorabile e, in pochi minuti, lascia un inferno bagnato. La compagnia del vento fa il resto. Decine e decine di chiamate ai vigili del fuoco. Quando passa la buriana, è un continuo andirivieni di mezzi di soccorso. Il suono delle sirene sostituisce il chiacchiericcio festaiolo del sabato sera.
Sui social si racconta il disastro. Ognuno ha una foto da postare. Dalla zona della piscina comunale ne arrivano per così. Da via Scazzola anche. E poi da piazza Matteotti, dall’Europista, da viale Michel… I video sono esplicativi. Aggettivi come “tremendo” e “disastroso” accompagnano le immagini.
I danni sono ancora incalcolabili, perché è difficile stabilire, al momento, quante auto sono state danneggiate, quante tegole sono volate via, quanti alberi sono caduti. Già sappiamo che abbiamo perso un patrimonio arboricolo piuttosto importante, come testimoniano dal Giardino botanico.
Sappiamo anche che il maltempo ha inferito su alcune scuole, sul cimitero. Scoperchiata in parte anche la chiesa dell’ospedale, dove si lamentano danni in alcuni uffici. E poi c’è la viabilità, andata in tilt. Strade bloccate del tutto, altre parzialmente.
Stamani, la Giunta comunale, riunita in seduta straordinaria, ha chiesto alla Regione lo stato di calamità. E intanto “squadre speciali” si sono messe al lavoro per liberare strade e marciapiedi dagli alberi caduti.
Nel resto della provincia, danni “a macchia di leopardo”, dal Monferrato al Tortonese. Ma è stato soprattutto il capoluogo a pagare il prezzo più alto della tempesta d’inizio agosto. Arrivata d’improvviso, senza il conforto delle previsioni. Che, invece, ormai da qualche giorno, ci spiegano che le giornate critiche sono quelle di oggi (dal tardo pomeriggio) e domani (dal mattino). Non ci consola saperlo; ci basterebbe un po’ di pietà per una zona che, dal 1994, ha un conto aperto col maltempo. Consideriamo, comunque, un buon segno il fatto che, pur con uno scenario del genere, non ci sono stati feriti.