Lupi sempre più numerosi nell’Acquese
A Predosa sbranate 9 pecore. A Spigno un cavallo. Branchi sempre più numerosi
La presenza dei lupi nell’Acquese ormai è un dato di fatto. La disponibilità di prede, tra cui caprioli e cinghiali, nelle selve delle valli Bormida ed Erro, ha fatto sì che i piccoli gruppi di canidi di passaggio (o reintrodotti) diventassero stanziali.
E così i cacciatori riferiscono di carcasse di ungulati sempre più presenti nei boschi del circondario e di avvistamenti anche diurni. Uomini e lupi, insomma, prendono le misure reciproche e a volte si superano i confini.
«Nella notte tra martedì e mercoledì un branco di lupi ha assalito il mio gregge in stalla, una cosa che non mi era mai successa – racconta Luca Radaelli, allevatore bergamasco stanziato a Predosa – Ne hanno uccise nove facendole scappare dal recinto, a 30 metri da casa mia». La ricostruzione delle guardie intervenute e dei tecnici dell’Asl, parla di uno schema ben preciso. Le bestie sono state spaventate e, dopo aver buttato giù la recinzione in una folle fuga, si sono sparpagliate in un raggio di 800 metri. Qui il branco ne ha attinte nove. Il danno è di circa 5mila euro. «I tamponi per il Dna hanno confermato che si tratta di lupi – ha spiegato l’allevatore – Mentre per due capi sono ben evidenti i segni di zanne adulte, per sette i segni sono più piccoli. Probabilmente ‘cuccioloni’». Le foto-trappole installate sveleranno la consistenza del branco.
Non va meglio se si sale di quota. Nella zona montana dell’Acquese la situazione è simile. Maggiorino Piovano, cacciatore ed allevatore di Spigno Monferrato, ci racconta di come i lupi qualche settimana fa hanno sbranato un suo cavallo rimasto fuori dalla stalla, ma nel recinto: «C’era la rete, ma hanno scavato sotto – lamenta – Chi ha pensato che i lupi contribuissero a contenere gli ungulati ha pensato bene, ma ora il problema è chi contiene i lupi».
La circostanza è confermata dal sindaco di Pareto, Walter Borreani, anche lui cacciatore, che riferisce di avvistamenti di carcasse nei boschi (e non solo) e branchi stanziali in crescita. «I lupi nei boschi intorno Pareto ci sono da quasi dieci anni, ma non abbiamo mai avuto attacchi ad allevamenti o animali da cortile – precisa – Le foto-video trappole hanno però attestato la presenza di branchi numerosi, di sette, otto esemplari. È arrivato il momento di pensare che potrebbe sorgere un “problema lupo”. Magari siamo in tempo per escogitare soluzioni non drastiche»