Terme militari, al via il bando della riqualificazione
Un bando per avviare una consultazione preliminare di mercato per sollecitare manifestazioni di interesse
ACQUI TERME – Seppur il governo penta-stellato sia concentrato nel lancio dello slow-turism legato alle due ruote, un occhio attento è sempre rivolto al settore termale. In tale ambito la riqualificazione delle Terme Militari potrebbe essere molto importante; anzi strategica. Per tale motivo Palazzo Levi nei giorni scorsi ha pubblicato un bando nel quale ha deciso di «avviare una consultazione preliminare di mercato, volta a sollecitare manifestazioni di interesse finalizzate alla successiva attivazione di una procedura ad evidenza pubblica per la riqualificazione del compendio immobiliare denominato “Stabilimento Balneo Termale”» ed il modello è stato pubblicato sul sito istituzionale e pubblicitari in evidenza per 30 giorni. Si attendono quindi dai privati idee, progetti e soluzioni tangibili. «Riteniamo che in questa situazione di empasse del settore turistico termale – sottolinea il vice sindaco Paolo Mighetti – sia utile stimolare nuovi operatori disposti a investire. Per la struttura si valuteranno sia proposte di acquisto che di concessione».
Ridare vita al centro ormai in stato di abbandono, oltre che a rosicchiare al degrado parte di Borgo Roncaggio (un quartiere fantasma, memoria di passati fasti termali e turistici), potrebbe rompere il regime di monopolio della risorsa termale oggi in mano a Terme di Acqui s.p.a., alias Finsystem, alias famiglia Pater.