Mighetti: ‘Avim, chiudiamo i conti con il brutto passato’
«Il piano di risanamento stragiudiziale è stata l?unica mossa possibile per uscire da questa pessima situazione»
ACQUI TERME – La Giunta Lucchini intende mettere la parola fine alla vicenda Avim con un piano di risanamento stragiudiziale, che permette alla società il riequilibrio della situazione finanziaria.
L’Avim è una s.r.l. a capitale interamente pubblico che fu costituita nel 2008 dal comune di Acqui Terme, sotto la giunta di Danilo Rapetti, per cartolarizzare alcuni beni comunali. La società avrebbe dovuto procedere all’alienazione dei beni trasferiti rimborsando i mutui in precedenza accesi e remunerando così il Comune di Acqui Terme. Tuttavia, da tempo essa versava in una grave crisi finanziaria: a fronte di passività pari a oltre 3.600.000 euro, gli immobili attualmente, dopo una serie di svalutazioni, sono valutati a 1.700.000 euro.
«Stiamo chiudendo una delle pagine più grigie per il Comune di Acqui Terme – dichiara il vicesindaco Paolo Mighetti – Fu un’operazione improntata a sostenere il bilancio comunale dell’epoca ma il risultato è stato solo quello di ritardare il risanamento dei conti. Sono oltre cinque anni che la società è in liquidazione, in quanto non ha rispettato gli impegni con i creditori. Il piano di risanamento stragiudiziale è stata l’unica mossa possibile per uscire da questa pessima situazione senza creare ulteriori danni al Comune».
Il piano di risanamento della partecipata sarà sottoposto a valutazione di un professionista terzo. La Giunta grillina, con la delibera 120, ha individuato il rag. Luciano Sutera Sardo, commercialista e revisore contabile di acclarata esperienza. Probabilmente per un errore materiale o una mera svista, nel provvedimento comunale risulta assente il quantum del compenso, stabilito in base a un preventivo presentato, che, come riportato nella delibera ‘pare congruo e proporzionato al valore complessivo del piano da attestare’.