Nessun contagio e nessuna vittima in provincia. E’ la prima volta
Per l'Unità di crisi regionale 9 nuovi guariti sul territorio
TORINO – Dall’inizio dell’emergenza coronavirus non era mai accaduto: oggi, in provincia, secondo l’Unità di crisi regionale non sono stati registrati nuovi contagi né vittime, ma ‘solo’ 9 guarigioni.
Sono 14 le vittime positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio, di cui 2 al momento registrati nella giornata di oggi, (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).
Il totale è ora di 3.898 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 649 Alessandria, 235 Asti, 203 Biella, 384 Cuneo, 334 Novara, 1.714 Torino, 214 Vercelli, 127 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.
Sono invece 30.734 (+19 rispetto a ieri, di cui 7 positività di fine aprile comunicate oggi da una Rsa di Asti) i positivi in Piemonte: 3.944 Alessandria, 1.847 Asti, 1035 Biella, 2.783 Cuneo, 2.707 Novara, 15.653 Torino, 1.307 Vercelli, 1.111 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 255 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 92 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.
I ricoverati in terapia intensiva sono 44 (-2 rispetto a ieri). I ricoverati non in terapia intensiva sono 841 (-8 rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 3.801. I tamponi diagnostici finora processati sono 327.206, di cui 181.090 risultati negativi.
Infine, i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 19.167(+198 rispetto a ieri), così suddivisi su base provinciale: 2.030 (+9) Alessandria, 992 (+13) Asti, 749 (+20) Biella, 1.900 (+21) Cuneo, 1.635 (+2) Novara, 10.007 (+131) Torino, 827 (+1) Vercelli, 892 (+0) Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 135 (+1) provenienti da altre regioni.
Altri 3.983 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.