«In estate virus meno potente, ma attenzione alta in vista dell’autunno»
L'appello del sindaco Lucchini: «Ancora per molte settimane serviranno le mascherine»
ACQUI TERME – Il sindaco Lucchini, dopo qualche giorno di pausa, torna a fare il punto della situazione riguardo ai numeri legati all’emergenza epidemica. «Abbiamo 17-18 pazienti positivi degenti al ‘Galliano’, una dozzina di persone sono in attesa del tampone e altre 3 sono ricoverate in terapia intensiva. I numeri sono scesi abbastanza velocemente e si sta lavorando per rimodulare le funzioni operative dell’ospedale e ripartire con le attività di urgenza dal punto di vista chirurgico. Anche per quanto riguarda le quarantene domiciliari da diversi giorni il trend è stabile. Circa 220 persone sono trattenute a casa, di cui 77 sono positive al test mentre molte altre sono in attesa del tampone. Di queste 220 persone, una cinquantina sono ospiti delle case di riposo».
Una disamina, poi, sulla situazione attuale e sugli scenari delle settimane a venire: «I numeri ci dicono che quanto fatto in città in questi due mesi è servito. Qualcuno si chiederà perché, allora, non si concede la riapertura a certe attività. Il motivo è semplice: un così basso numero di pazienti positivi – continua il Sindaco – si riflette, però, anche in un altissimo numero di persone che non hanno avuto alcun contatto con il virus. Questo significa che siamo potenzialmente molto vulnerabili nel caso in cui dovesse generarsi un nuovo focus epidemico. Ciò deve continuare a farci mantenere la massima attenzione per evitare un secondo lockdown. In estate il virus perderà molta della propria virulenza, la preoccupazione degli esperti, verte però sui mesi di ottobre e novembre quando si teme possa esserci una recrudescenza. Per molte settimane dovremo mantenere alta l’attenzione e abituarci a convivere con la mascherina. Non saranno strettamente necessarie quelle chirurgiche, basteranno anche quelle lavabili. L’importante sarà proteggere le vie aeree».
Da lunedì 4, ad ogni modo, è di nuovo possibile andare nei parchi e portare i bimbi a passeggio, «non è ancora possibile, però, accedere alle aree giochi – conclude Lucchini – perché i bimbi in quelle condizioni non possono mantenere le distanze. Le aree giochi sono chiuse dalle bandelle dei vigili, è vietato l’accesso, e saremo inflessibili con chiunque trasgredirà».