I lavori non procedono: abituarsi all’isolamento?
A Cavatore idrogeologico dello scorso novembre ha colpito duramente la Sp210
CAVATORE – Cavatore è stato duramente colpito dall’alluvione dello scorso novembre. Il dissesto idrogeologico ha interessato tutta la rete stradale comunale minando, con cinque frane, l’arteria principale, la Sp210.
Dopo la battaglia dei Comitati dei cittadini, la strada che collega Acqui al Sassello e alla Liguria, è stata inserita tra la ‘Somma urgenza’; ad oggi però i lavori non vanno avanti, l’arteria è chiusa e il paese continua ad essere isolato, privato di bus del servizio pubblico e di trasporti pesanti perché le vie comunali, sistemate alla ‘bell’e meglio’, non sono idonee a sopportare certi carichi.
«Altrove i lavori sono andati avanti approfittando della riduzione del traffico legato all’emergenza. Da noi, invece, niente» spiega Giorgio Negrino, presidente del Comitato Valli di Cavatore.
Invero su un cantiere sta lavorando una ditta di Genova e seppur a regimi ridotti, sta andando avanti. Sui restanti quattro, invece, tutto langue all’ombra delle barriere. Nessuna illusione all’orizzonte. «Lo sappiamo che dovremo accontentarci per chissà quanto di una strada con diverse interruzioni ed a senso unico alternato – continua Negrino – Ma almeno la aprissero secondo le tempistiche promesse (fine aprile) in modo da consentire il passaggio di mezzi medio-pesanti e porre fine all’isolamento».
Secondo il presidente, la motivazione dell’inerzia sarebbe logistica: «La seconda ditta è di Arona e con la chiusura degli alberghi non hanno a disposizione alloggi. Però è assurdo che non si sia pensato a soluzioni alternative tipo camper o simili».